Mentre discipline forti, come ingegneria o economia, hanno aumentato i propri organici, nell’università italiana le aree umanistiche sono protagoniste di un declino consistente

L'università dovrebbe definire contenuti e metodi della didattica in base al tipo di studenti e ai contesti sociali. Ma si stringe in una morsa temporale del tutto incompatibile con le sue finalità

Gli atenei telematici aspirano ad accrescere la loro offerta formativa. Ma tale espansione, come accade per qualsiasi università, non può essere esente da limiti

Negli ultimi cinquant'anni, sanatorie e localismi hanno segnato le modalità di accesso e la progressione della carriera universitaria

Scuola delle élite, scuola per pochi: poco alla volta il classico si è trasformato in una istituzione respingente? 

I vecchi registri della propria scuola rappresentano una fonte storica che ha il vantaggio educativo di essere comprensibile e di risultare interessante per gli studenti

Una riflessione di metà anni Novanta pubblicata col titolo Le materie letterarie, sul senso e sul modo dell'insegnare letteratura a scuola

Lorenzo Milani il 27 maggio avrebbe compiuto cent'anni. Dopo la sua morte, nel numero 8 del 1967 del «Mulino» diretto da Giorgio Galli, lo si ricordava così

La lettera virale sui fatti del Michelangiolo, erroneamente attribuita alla dirigente scolastica del liceo, dimostra come ciò che conta è innanzitutto produrre una formula notiziabile della realtà

Molti sono i temi che dovrebbero toccare una politica attiva della scuola, se davvero si considerasse la scuola un'istituzione dalla quale dipende il futuro del nostro Paese

L’elogio dell’umiliazione come dispositivo pedagogico è una triste novità: particolarmente grave, visto che proviene dal ministro che dovrebbe garantire una scuola libera e democratica per tutti

Il nesso tra povertà materiale e dispersione scolastica è un dato da lungo tempo acquisito. Bisognerebbe chiedersi, però, perché le istituzioni che dovrebbero ridurre i fallimenti non sono in grado di farlo a sufficienza

Oltre al “soffitto di cristallo”, le donne che scelgono la carriera accademica si scontrano con la “porta di cristallo”: più difficilmente accedono a posizioni da ricercatore e dunque più spesso lasciano

L’idea di una scuola obbligatoria fino alla maturità appare fuori centro rispetto ai problemi reali del sistema educativo italiano, per come si presenta oggi. Rischia di essere gravemente distorsiva rispetto a quanto si è costruito di buono

Un docente di Harvard, da un lato. Un insegnante con una supplenza all'Istituto alberghiero di Massa Lubrense, dall'altro. Il primo vale di più? In base a quali criteri e stabiliti con quali fini?

Una Scuola nazionale per la pastorizia: come è nata e quali finalità si è data. Un esperimento da seguire con grande attenzione per un settore potenzialmente rilevante

A vent’anni dal Rapporto Debray, la Francia è ancora lontana da una politica ragionata e nazionale di insegnamento del «fatto religioso»

«Non si può più fare niente», «Scuola = carcere», «Viviamo incollati alla sedia»: a due anni dalle prime misure di contenimento della pandemia, un bilancio delle conseguenze sulla scuola e, soprattutto, su chi la frequenta

Il funzionamento, buono o cattivo, di una pratica sociale dipende in non piccola misura dalla moralità dei partecipanti. Se questi ultimi fanno degnamente la propria parte siamo già nella giusta direzione

Lorenzo, 18 anni, e Giuseppe, 16 anni, sono morti svolgendo uno stage necessario per ottenere una qualifica che li avrebbe introdotti al lavoro. A giudizio di molti, in una logica aziendalista per questo fortemente criticata

In attesa di essere approvata al Senato, della legge che riforma gli Istituti tecnici superiori dovremmo parlare. O fin qui ci siamo lamentati dell'assenza di un sistema di istruzione tecnica solo per far rumore?

Come diceva Flaiano, «se i popoli si conoscessero meglio, si odierebbero di più»: in tal caso, in Italia si potrebbe dormire tra due guanciali. Le ultime rilevazioni Pisa individuano nei quindicenni italiani tratti di uno spiccato «sovranismo culturale»

Come cambiano i processi di apprendimento e insegnamento in un contesto caratterizzato dalla dimensione onlife e da una ingente quantità di informazioni e stimoli mediali?

Mi sono chiesto come si potesse coniugare l’adultità richiesta all’insegnante con l’emerging adulthood della mia generazione, e che cosa significasse per la mia fisionomia di docente aver conosciuto una scuola quasi interamente digitale