Il sistema scolastico siciliano è in grande difficoltà, ma a Roma sembrano non preoccuparsene più di tanto. La caldaia è rotta e l’impianto di riscaldamento è fermo, ma in Sicilia, si sa, fa sempre caldo

L'articolo del grecista Walter Lapini analizza l'erogazione dei finanziamenti, criticando atteggiamento liquidatorio e poco trasparente e evidenziando l'eccessiva concentrazione di fondi su poche azioni

Come va la scuola italiana? Per l’Italia, i punteggi sono sempre stati – in ciascuno dei sette cicli e in ciascuno dei tre ambiti cognitivi – inferiori alla media Ocse. Ma i valori medi restituiscono un quadro incompleto

Fra i vari dati messi in luce sull’istruzione italiana nel Rapporto SDGs (Sustainable Development Goals) è interessante notare sia quelli ripresi dai media e dal dibattito pubblico, sia quelli rimasti in larga parte taciuti

L’esposizione dei simboli religiosi torna ad essere terreno di scontro politico. È pertanto lecito chiedersi quanto le posizioni a difesa del valore culturale del crocifisso siano ancora sostenibili e opportune

Ogni essere umano può diventare esattamente ciò che vuole diventare, purché non danneggi gli altri esseri umani: quindi anche fascista intelligente. Scuola e Stato hanno però il dovere di mettere in guardia

Negli ultimi mesi il tema della cosiddetta autonomia differenziata ha catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica. Uno degli aspetti più delicati è l’impatto che il processo di autonomia avrebbe sul sistema nazionale di istruzione

Almeno 41.000 posti che avrebbero dovuto coprire con personale assunto a tempo indeterminato rischia di essere oggetto della indecorosa giostra di supplenti. Ma a che prezzo?

La saga dell'Esame di Stato. Da troppo tempo la storiografia era la grande assente della seconda prova del classico, e con lei la storia antica ha rischiato di scivolare ai margini della preparazione degli alunni del triennio

La prima edizione scolastica de I sommersi e i salvati, a oltre trent’anni dalla sua pubblicazione (1986), prova a fare tesoro - per la scuola – delle indicazioni provenienti dal lavoro di autocommento di Levi

Dovremmo essere felici che nelle scuole ci siano studenti che hanno opinioni formatesi grazie a letture e discussioni dentro le classi. Anche se tali opinioni non ci piacciono

Il 2 maggio la Camera ha approvato un disegno di legge sull’introduzione dell’insegnamento di educazione civica in ogni ordine di scuola

Una scuola «prima gli italiani» rischia di perdere di vista l’obiettivo principale: mettere tutti nelle condizioni di sviluppare appieno le proprie capacità, a prescindere da sesso, origine sociale, colore della pelle, cittadinanza

L’ennesimo caso di denuncia di un brano sessista in un libro di testo pone nuovamente la questione su presunta naturalità e giustezza della ripartizione dei ruoli di genere in ambito familiare e sociale

La storia ha perso la funzione sociale che ha sempre avuto dalle sue origini sino ai giorni nostri sia pure in modo diversissimo, nelle varie epoche e nelle varie generazioni, sino a noi?

«Stabilire tra i cittadini una eguaglianza di fatto e rendere reale l’eguaglianza politica riconosciuta dalla legge. Questo deve essere il primo obbiettivo di una istruzione nazionale»

Molto spesso, i ragazzi e le ragazze che interrompono gli studi provengono da contesti difficili e da situazioni familiari di grande precarietà, economica e affettiva. Come intervenire

Il ruolo fondamentale della politica è, o dovrebbe essere, quello di livellare le condizioni di partenza di tutti gli studenti universitari. Ma siamo sicuri che quest’obiettivo possa essere raggiunto, oggi, “a costo zero”?

Uno spettro si aggira da qualche anno nelle case di molte famiglie italiane con figli piccoli: l’educazione di genere impartita a scuola sin dai primi anni di infanzia, anche definita, con finalità polemiche, «ideologia del gender»

Genitori con alto livello di studi tendono a far fare ai loro figli un percorso simile al loro, lasciando le scuole tecnico-professionali agli altri. Il pregiudizio per cui le scuole non liceali avrebbero un "ambiente" peggiore viene così ad auto-avverarsi

Le tesi di Arendt applicate o meno ad Eichmann, mantengono una loro rilevanza di carattere generale. E rappresentano una possibile chiave di lettura di alcuni esiti della burocratizzazione dell’università italiana

Tutte le scuole italiane sono tenute a compilare i Rav seguendo le indicazioni dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo. Alcune frasi incriminate accendono il dibattito

Le modificazioni nella distribuzione dei professori universitari nei vari settori disciplinari rappresentano una buona indicazione di ciò che viene richiesto all’università. Quale il destino degli umanisti?

La proposta di Pietro Grasso di abolire le tasse universitarie per tutti produrrebbe effetti fortemente regressivi. Chi proviene da contesti familiari che presentano difficoltà economiche non sceglie di non proseguire per colpa delle tasse