Libri

Il libro di Francesco Tuccari, pur essendo molto breve, è la migliore sintesi disponibile del dramma politico in tre atti che è andato in scena in Italia negli ultimi trent’anni 

Nell’ultimo decennio, con un’intensità accresciuta dall’ascesa di Trump, abbiamo sentito parlare spesso di «cospirazione» e «stile paranoide». Ora possiamo rileggere lo scritto con cui Richard Hofstadter introdusse la formula

In un mondo dove molti rapporti tendono a spersonalizzarsi, c'è chi trova nel proprio dialogo costante con i libri una forma di umanizzazione: i volumi diventano così esseri viventi, anche se a volte il loro è un grido di aiuto

Oggi che le vite esemplari si sono ridotte al rango di spot, le vite dei quattro personaggi di questo piccolo libro si lasciano leggere come qualcosa che ci mancava, anche se non lo sapevamo

In The Shadow of Justice, Postwar Liberalism and the Remaking of Political Philosophy è il primo libro di Katrina Forrester, che racconta la storia del liberalismo a partire dal Dopoguerra, guidando i lettori nei principali dibattiti filosofici

Walter Veltroni, ricamando testimonianze e ricordi con riflessioni sull’eredità del 1978 nella storia del Paese, porta acqua ad alcune concezioni diffuse sul piano della memoria che meritano una discussione, anche alla luce delle consapevolezze della ricerca

Un tuffo nella produzione cinematografica di Alfred Hitchcock, maestro del cinema allucinatorio e traghettatore dello spettatore là dove il lettore kafkiano si ritrova: tra il qui e l'altrove, in uno spazio metafisico

Siamo puri se crediamo che uno scrittore che forse ha fatto qualcosa di orribile non deve pubblicare? Oppure siamo puri se pensiamo che il libro deve essere distribuito comunque?

Il nuovo libro di Andreas Schleicher, direttore delle rilevazioni Ocse-Pisa, è una lettura importante per chi si occupa di scuola, perché propone un’interessante serie di punti qualificanti per l'istruzione mondiale

La letteratura deve forse promuovere il bene? L’ultimo saggio di Walter Siti meritava la nostra attenzione. Così lo abbiamo fatto leggere a chi, secondo noi, avrebbe potuto metterne in luce il valore (e anche qualche limite)

Luciano Canfora indaga da oltre trent'anni la figura di Concetto Marchesi: il volume Perché sono comunista si può leggere come summa della sua «fede» comunista e come riflessione sul ruolo dell'intellettuale

Dopo il successo de Il capitale nel XXI secolo, Piketty prosegue l'analisi sulle diseguaglianze e sulle loro cause, ma fatica a risultare convincente sulla pars construens del suo ragionamento

La definizione di genocidio, data da molti storici a numerosi massacri non convince Flores, il quale ritiene che la distinzione vada ricercata nella decisione di eliminare completamente un gruppo per la sua identità

Milone si rivolge ai suoi pazienti psichiatrici, ribadisce l’importanza dell’accettazione e si addentra nel confine tra normalità e follia, affrontando l’opportunità di contenere i malati

Bell difende l'idea di meritocrazia politica, da lui definita «l'idea che il potere politico dovrebbe essere distribuito secondo le abilità e le virtù»

«Ho scherzato su tutto: questo posso dirlo con tranquilla coscienza, facendo un bilancio […] di quello che ho scritto». Da un bel libro che raccoglie gli scritti di Leonardo Sciascia sul cinema

Non un libro su Sereni competente lettore di classici, ma un libro riferito soprattutto alle sue letture e ai relativi commenti nel particolare periodo della Resistenza 

Il libro di Neri ha per obiettivo la riattivazione necessaria di un pensiero corale che dia forma a una Chiesa che agisce attenta in uno spazio, che «consente al politico di essere politica e al sacro di essere religione»