Libri

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La Napoli di Macry

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Non c'è fede che tenga

Che il concetto di multiculturalismo goda di pessima salute in Italia e in gran parte dell’Occidente è ormai un dato di fatto. Sorprende che anche parte della sinistra italiana abbia contribuito 

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La storia dell’immigrazione per capire l’immigrazione

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L'economia non è una scienza inutile

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L'epica di Tex Willer

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Una storia
della coppa del mondo

Anche i Paesi europei hanno trovato nel calcio una delle cartine di tornasole del proprio nazionalismo. Il che è ancora più importante se contestualizziamo il rapporto tra calcio e identità nazionale nell’ambito della costruzione dell’identità europea

sorveglianza

La cultura della sorveglianza: Homeland e The Americans

Se i melodrammi del processo politico si propongono di rappresentare la complessità delle istituzioni politiche, i melodrammi della sicurezza nazionale affrontano l’aspetto etico delle misure antiterrorismo in America

memoria

La memoria dei beni razziati

L’annientamento degli ebrei d’Europa da parte nazista fu anche un affare economico. In Germania, l’esproprio delle loro case garantì il ricollocamento di diversi cittadini tedeschi, i loro posti di lavoro vennero occupati da altri, le loro aziende furono statalizzate o vendute al miglior offerente

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I libri del 2017

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Esplorare la città contemporanea

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Storie di magliari

Partito democratico

L’ultimo dei veri partiti?

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Evicted. Poverty and Profit in the American City

Estratto dal numero 3/17: narrazioni di povertà negli Sati Uniti, tra il libro di Matthew Desmond, Evicted. Poverty and Profit in the American City e il film di fine anni 80 Roger & Me, di Michael Moore

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Genesi e storia dei clan di camorra

libri

Che festival fa?

La mera fedeltà di un festival al proprio copione tradizionale, per quanto glorioso sia l’album d’oro, non basta a garantire un corpo vivo, e pulsante giusto perché imperfetto, contraddittorio, temerario

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Una ventata d'aria fresca

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L'improvvisazione intima del tango

Profilo

Robert B. Silvers
(1929-2017)

Bob era rimasto a dirigere la «New York Review of Books» come aveva fatto per 54 anni, praticamente accampato negli uffici, sette giorni la settimana, per undici mesi l’anno

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Quella malleabilità che tiene vivo il neoliberismo

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I signori del cibo

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Il silenzio della polvere

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Reinterpretare la crisi dell’euro

privacy

Privacy e buone maniere

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2084, o l’incubo di un mondo senza confini