Media

Quest’anno il premio È giornalismo è stato assegnato a papa Francesco. Una scelta che sembra guardare al nuovo ruolo dell’informazione

Quello che per molti è l'assalto alla Rai potrebbe diventare, insieme alla fine dell'era Berlusconi, la fine del duopolio. Con molte incognite per le sorti della radiotelevisione pubblica

La morte di un uomo che ha lanciato molte sfide e prospettato molti cambiamenti senza realizzarli, ma che ha impresso un'impronta fortissima alla cultura politica italiana, fornisce l'occasione per un bilancio 

La televisione privata si è fatta maggiorenne, adulta, anziana persino, sempre con Berlusconi. La cui più grande forza è stata il saper fare. O forse il saper far sembrare

La parola liberata di chi si è macchiato di crimini stragisti non appartiene agli sconfitti della storia, ma fa eco a un vasto campo di forze che ha appena iniziato a riscrivere la propria versione

Ancora una volta è stato evidenziato il rischio che la specie umana sta correndo a causa del riscaldamento globale. L'allarme lanciato dal segretario dell'Onu è stato netto, ma ha avuto scarso ascolto

In poco più di un decennio il mercato pubblicitario è stato stravolto. Ma la pubblicità è la fonte primaria di finanziamento del sistema dei media: e dunque anch’esso subisce ripercussioni

Le responsabilità dei media generalisti, a cominciare dalla televisione, sul predominio del dibattito binario risalgano almeno agli anni Ottanta. Ora si vorrebbe correre ai ripari, ma i danni portati al dibattito pubblico restano intatti

Concentrarsi solo su un’idea determinista di causalità del conflitto amplifica narrazioni di antagonismi che ci trascinano nella spirale della violenza, come se essa fosse l’esito unico e necessario di una causa ineludibile

Oggi c’è chi storce il naso di fronte a papa Bergoglio che si racconta al pubblico, di fedeli e non, in diretta tv. Eppure già nel 1898 un operatore entrò nei giardini vaticani per imprimere su pellicola la figura di Leone XIII immerso nella sua quotidianità

Che cosa c’insegna l’elezione presidenziale sulla formazione dell’opinione pubblica? Di certo che l’assidua frequentazione fra politici e giornalisti genera una comunità interpretativa che rischia di peccare di presbiopia

Pensare la filosofia come sapere specialistico pone il problema della sua divulgazione e dei canali attraverso i quali avviene: da qualche tempo si sono aperte le porte a una generazione di «pop-filosofi»

La relativa latitanza dei filosofi accademici, o la visibilità spinta di alcune figure, non giova al dibattito pubblico. La comunità filosofica dovrebbe iniziare una riflessione attenta sul proprio ruolo nella discussione allargata delle idee

I ventenni e le ventenni al centro della cronaca. Ci si trovano, li mettiamo noi: una riflessione su come tutelare i giovani dai terreni accidentati dell'informazione

È il 1986 quando la pellicola esce nelle sale. A ispirare Tornatore è il best seller, pubblicato due anni prima, Il camorrista. Vita segreta di Raffaele Cutolo

L’apparizione di virologi ed epidemiologi sugli schermi è stata accolta con piacere, benché le loro posizioni contrastanti abbiano destato sconcerto. La scienza lavora così, ma è bene che essi apprendano le logiche dei media

Il punto è trovare un equilibrio sano tra l’essere affidabile e circolare, ma il sistema dei media contemporaneo sembra rendere queste due priorità fisiologiche sempre meno complementari