Insegnamento

La terza missione, l’insieme delle attività con le quali l’ateneo favorisce lo sviluppo della società, rischia di venire trasformato in una pericolosa «burocrazia della valutazione»

Calpestare i diritti e la dignità dei candidati docenti, nel momento stesso in cui li si seleziona, è il miglior modo di avviare la formazione dei futuri educatori civici del popolo?

Per diventare insegnanti occorre acquisire crediti specifici interamente a proprie spese e far fronte a norme sconclusionate. Così, per adesso, secondo l'ultima legge in materia

Il declino delle condizioni dei docenti è diventato strutturale. Uno stipendio adeguato non sarebbe solo una giusta rivendicazione, ma la condizione necessaria per una scuola di qualità

Una replica all'intervento di Mariangela Caprara a proposito del dibattito tra gli appassionati dell’«identità» e i suoi detrattori

Il dibattito tra gli appassionati dell’«identità» e i suoi detrattori è piuttosto aspro, e forse raggiunge anche i meno attenti. Ricalibrare le proprie posizioni sarebbe tutt’altro che una resa

L’interdisciplinarità è diventata una sorta di mantra disseminato ovunque. Ma una «cultura della complessità» fa grande fatica ad affermarsi, persino negli atenei

Le scelte politiche mirate a realizzare l’idea di una «scuola di massa» hanno fallito. Diversi esempi registrano un processo degenerativo che sembra ormai difficile da arrestare

Eliminare la valutazione formativa, introdotta al posto dei voti per parlare ad alunne e alunni con giudizi descrittivi, non aiuta affatto il sistema scolastico, già in grande sofferenza

Lo scopo dei sistemi come Ava è garantire la conformità nelle università. Ma davvero da quando si applica questo metodo la qualità degli atenei è migliorata?

Insegnare la storia a partire dal presente, ricostruendo a ritroso gli eventi del passato, è un buon approccio per cogliere aspetti della contemporaneità altrimenti ignorati

Proseguendo la discussione sulle università telematiche, un commento del presidente di United (Università italiane telematiche e digitali) all'articolo di Alfredo Marra

Mentre discipline forti, come ingegneria o economia, hanno aumentato i propri organici, nell’università italiana le aree umanistiche sono protagoniste di un declino consistente

L'università dovrebbe definire contenuti e metodi della didattica in base al tipo di studenti e ai contesti sociali. Ma si stringe in una morsa temporale del tutto incompatibile con le sue finalità

Gli atenei telematici aspirano ad accrescere la loro offerta formativa. Ma tale espansione, come accade per qualsiasi università, non può essere esente da limiti

Negli ultimi cinquant'anni, sanatorie e localismi hanno segnato le modalità di accesso e la progressione della carriera universitaria

I vecchi registri della propria scuola rappresentano una fonte storica che ha il vantaggio educativo di essere comprensibile e di risultare interessante per gli studenti

La polemica sui test Invalsi è vecchia quanto i test stessi, e non accenna a placarsi. La decisione di misurare le competenze degli studenti è una scelta politica, ma sensata ed encomiabile

Dal numero 6/20. Dall’emergenza sanitaria all’emergenza educativa

Non vedevamo l’ora di tornare in classe. Il primo giorno di scuola ci avrebbe riportato a una dimensione concreta e i saremmo finalmente ritrovati davanti agli studenti, senza schermi a dividerci

Il 9 marzo un decreto del presidente del Consiglio dei ministri ha sospeso le lezioni in tutte le università italiane, dando loro però la possibilità di svolgere “attività formative a distanza”

Ammettiamolo: molte delle polemiche legate alla cosiddetta ripartenza dopo il lungo confinamento primaverile hanno avuto una matrice ideologica. A che sono servite?

L’attenzione dei media generalisti si è concentrata sostanzialmente su alcune questioni tutto sommato marginali o scandalistiche: i banchi singoli e le sedute innovative