Insegnamento

Dopo lo tsunami della pandemia ci sarà una lunga risacca di cui è bene cominciare a ragionare fin d’ora in termini didattici. A danni duraturi bisognerà rispondere con interventi altrettanto duraturi

La “buona” Dad è un sogno, un miraggio, un desiderio. Non esiste nemmeno come punto limite. E non esisterà finché ci ostineremo a vedere solo i problemi di banda larga, di digital divide, di modelli didattici

La scuola è cambiata, dall’oggi al domani. L’emergenza sanitaria è riuscita laddove non sono arrivati i ripetuti tentativi di riforma. Nella corsa dietro l’imperativo di cambiare e innovare, la scuola è stata superata dagli eventi 

L’insegnamento è un lavoro che richiede l’essere presenti. Eppure, ai tempi del Coronavirus, bisogna imparare a fare i conti con la distanza. Il che vuol dire, per qualche giorno, reinventarsi il mestiere

Tornare a ragionare a partire dalla legge Gelmini può sembrare un paradosso quasi nostalgico. La legge contiene enigmi che solo i quasi cento decreti delegati consentiranno poi di decifrare

La saga dell'Esame di Stato. Da troppo tempo la storiografia era la grande assente della seconda prova del classico, e con lei la storia antica ha rischiato di scivolare ai margini della preparazione degli alunni del triennio

Il 2 maggio la Camera ha approvato un disegno di legge sull’introduzione dell’insegnamento di educazione civica in ogni ordine di scuola

«Stabilire tra i cittadini una eguaglianza di fatto e rendere reale l’eguaglianza politica riconosciuta dalla legge. Questo deve essere il primo obbiettivo di una istruzione nazionale»

Le modificazioni nella distribuzione dei professori universitari nei vari settori disciplinari rappresentano una buona indicazione di ciò che viene richiesto all’università. Quale il destino degli umanisti?

Oggi gli studenti faticano a ricordare Mattina di Ungaretti. Una volta si imparavano tutti i 295 endecasillabi dei Sepolcri di Foscolo. Che cos’è cambiato in questi quarant’anni, e in particolare in questi ultimi anni?

Nell’arco di poco più di dieci anni i diversi ordinamenti hanno portato a una vera e propria dealfabetizzazione storica della popolazione scolastica

La vocazione, qualità necessaria per esercitare la professione, scarseggia. La passione, la predisposizione e l’impegno non bastano più; nei fatti un’analisi non del tutto sbagliata

Un commento al recente rapporto dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico nell’ambito del progetto Talis (ossia Inchiesta internazionale sull’insegnamento e l’apprendimento)

Il dato che segnala come le pre-iscrizioni al liceo classico siano in calo ha suscitato allarme in molti commentatori. Ma dobbiamo così tanto preoccuparci?

Il 23 maggio scorso il Tar della Lombardia ha ritenuto illegittimo l’uso esclusivo della lingua inglese, a partire dal 2014, in tutti i corsi di laurea magistrale e di dottorato. Eppure basterebbe una verifica delle best practices altrui

Siamo tutti convinti che dalla qualità della nostra scuola dipenda il futuro del Paese. Il problema è riuscire a tradurre quei valori in provvedimenti legislativi e amministrativi adeguati

Non vorrei che, nella confusione degli ultimi mesi, fosse passata l’idea che il problema principale della scuola italiana sia la scuola, perché il problema principale della scuola italiana è l’Italia