Immigrazione

L’evoluzione politica in Austria pone un vero e proprio dilemma: il Paese potrebbe porsi come laboratorio di una diversa democrazia liberale o sancirne definitivamente la crisi

La legislazione tuttora inadeguata sul tema della cittadinanza si intreccia, attraverso politiche persistite nel corso del Novecento, con il passato coloniale del nostro Paese

La deterrenza è una strategia inefficace: non riduce le migrazioni irregolari, ma crea più irregolarità. Se questo è il nuovo paradigma della politica italiana, sulle orme del caso britannico, non è certo promettente

Continuare a considerare il fenomeno migratorio come crisi ci allontana sempre più dalla sua comprensione, mantenendoci ancorati a soluzioni emergenziali che non possono che risultare strumentali e pericolose

Permettono l’accesso alla protezione internazionale senza la necessità di intraprendere viaggi pericolosi, eppure sono ancora pochi i Paesi che li organizzano

Rischiamo la «sostituzione etnica»? La nostra bianchezza è destinata a scomparire? Dalle teorie complottiste ai discorsi della politica reale, un po' di chiarezza a partire dai dati demografici

Dopo la strage di Cutro, il governo Meloni ha abbozzato una sorta di nuovo schema delle politiche migratorie, usando il tema simbolico degli arrivi dal mare per marcare la propria identità politica

A dispetto dello stigma che nel vecchio continente continua ad essere associato alla costruzione di barriere e muri, non mancano i Paesi europei che hanno dato un contributo significativo alla loro proliferazione

Le nuove misure sull'immigrazione rinnovano la radicata politica della «prevenzione attraverso la deterrenza». Un tema bollente che caratterizzerà i prossimi due anni di presidenza Biden

Le vicende della nazionale di calcio marocchina potranno trasformarsi in un’occasione per conoscere meglio il Marocco e per guardare con attenzione a un’Italia sempre più plurale, al di là degli stereotipi?

Trent'anni di storia dimostrano che non esistono soluzioni facili per bloccare o redistribuire i flussi migratori: e una reintroduzione dei “decreti Salvini” provocherebbe nuove sofferenze inutili, senza reali benefici in termini di sicurezza

Le forze politiche non sono ancora in grado di modificare la legge sulla cittadinanza. Il prezzo lo pagano i diretti interessati. Ma, alla fine, lo pagheremo tutti

L’invito ad andarsene può essere accolto solo da una ristretta minoranza tra coloro che studiano o lavorano, che spesso già si trova avvantaggiata per censo, esperienze scolastiche e formative, età e genere

Le fondamenta su cui costruire una società che non sia razzista ci sono, latita la volontà politica. Ma contano anche le pratiche quotidiane, a partire dall'uso di termini come «seconda generazione»

La legge del 1992, che stabilisce le modalità con cui un cittadino straniero può acquisire la cittadinanza, venne approvata con il consenso dell’intero arco parlamentare. Ma da allora non è più stata aggiornata

Decenni di politicizzazione esasperata hanno fatto delle migrazioni un tema tossico: ma un Paese in crisi demografica che ambisce a una ripresa durevole non può permettersi l’abbandono delle politiche migratorie

Molte delle proposte incluse nel Patto europeo su migrazioni e asilo sono ampiamente discutibili, oltre a rischiare di essere inefficaci: un sistema di asilo non può basarsi, infatti, sulla coercizione

In seguito alla crisi dei rifugiati, città medio-piccole e aree rurali sono diventate nuove frontiere dell’integrazione. Il progetto europeo Whole-Comm si propone di fare luce su sfide, costi, opportunità

Nel consenso alle destre, la stigmatizzazione dell’immigrazione ha avuto un ruolo centrale. E, durante la pandemia, si è legata con il tema della difesa della nazione italiana dal Covid-19

Se la migrazione è passaggio, se il confine è zona liminale lo è ancora di più per i minori stranieri non accompagnati che arrivano alla frontiera franco-italiana sulle Alpi

Le politiche confinarie europee ai tempi della pandemia stanno mettendo in luce tutti i limiti di un sistema inadeguato e foriero di problemi e, soprattutto, disumanità

Nel 2015, in piena «crisi dei migranti», chiedemmo a Silvia Salvatici un articolo sui grandi spostamenti di popolazione che ebbero luogo durante e subito dopo il conflitto mondiale. Lo chiamammo «Europa, terra di profughi». Lo ripubblichiamo oggi