Intellettuali

Bookshelf

Biografia di un quotidiano

Nato sul modello anglosassone ma facendo della propria milanesità un punto di forza, il «Corriere della Sera» attraversa la storia d'Italia, diventando ben presto un'istituzione nel panorama intellettuale nazionale

intellettuali

La filosofia nello spazio pubblico

Pensare la filosofia come sapere specialistico pone il problema della sua divulgazione e dei canali attraverso i quali avviene: da qualche tempo si sono aperte le porte a una generazione di «pop-filosofi»

intellettuali

Intellettuali «no Pass»

Da un anno e mezzo viviamo in uno stato di democrazia d’emergenza: è urgente e problematico comprendere come si possa oggi partecipare alla vita democratica del Paese pur lottando contro la pandemia

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Qual è il ruolo dei filosofi
nel discorso pubblico in Italia?

La relativa latitanza dei filosofi accademici, o la visibilità spinta di alcune figure, non giova al dibattito pubblico. La comunità filosofica dovrebbe iniziare una riflessione attenta sul proprio ruolo nella discussione allargata delle idee

Salvatore Veca
(1943-2021)

Uno dei maggiori filosofi italiani della nostra epoca se n'è andato, lasciando dietro sé un grande lavoro teorico ma anche il ricordo di un lavoro civile fatto con costanza e da galantuomo

11 settembre

«Tutti sapevamo che poteva accadere»

Con l'11 settembre comincia il XXI secolo, scrive Paul Auster all'indomani degli attentati. E, come lui, tanti intellettuali tentano da subito di esprimere i propri sentimenti e di dare forma compiuta alle proprie reazioni

Angelo Del Boca
(1925-2021)

Un testimone senza il quale molti italiani oggi non saprebbero cosa fece l’Italia nell’Africa coloniale, né come pervicacemente ha cercato di dimenticarsene. Alla ricerca attorno a questo tema, Del Boca è sempre rimasto fedele

Bookshelf

Lo stile paranoide nella politica americana

Nell’ultimo decennio, con un’intensità accresciuta dall’ascesa di Trump, abbiamo sentito parlare spesso di «cospirazione» e «stile paranoide». Ora possiamo rileggere lo scritto con cui Richard Hofstadter introdusse la formula

università

Paolo Prodi e l’università come corporazione

L’eredità della sua riflessione sull’università è la rivendicazione di un ruolo sociale definito per i professionisti della conoscenza, ossia l’affermazione di un’identità culturale e di prassi operative condivise 

Bookshelf

Spiriti liberi

Oggi che le vite esemplari si sono ridotte al rango di spot, le vite dei quattro personaggi di questo piccolo libro si lasciano leggere come qualcosa che ci mancava, anche se non lo sapevamo

Bookshelf

All’ombra della giustizia (e di Rawls)

In The Shadow of Justice, Postwar Liberalism and the Remaking of Political Philosophy è il primo libro di Katrina Forrester, che racconta la storia del liberalismo a partire dal Dopoguerra, guidando i lettori nei principali dibattiti filosofici

Bookshelf

Questo non è un racconto

«Ho scherzato su tutto: questo posso dirlo con tranquilla coscienza, facendo un bilancio […] di quello che ho scritto». Da un bel libro che raccoglie gli scritti di Leonardo Sciascia sul cinema

12 marzo 1983:
Il suicidio di Mario Mieli

Mario Mieli si tolse la vita nel suo appartamento di Milano il 12 marzo del 1983. Molti ricondussero quel gesto ai disturbi dell’umore e della personalità dei quali Mieli soffriva

obituary

Giorgio Galli
(1928-2020)

Un intellettuale che con impegno scientifico e costante analisi della cronaca politica ha costituito per oltre mezzo secolo una presenza di rilievo nella vita culturale italiana

Bookshelf

Leonardo Zanier: poesia, politica e migrazioni

Nel libro è ricostruita la vita di Zeiner come esperienza migrante in un’accezione totale: delle poesie dedicate alla terra d'orgine fino alle riflessioni sul fenomeno migratorio e sull'emigrazione italiana nel mondo nate dalla sua esperienza di sindacalista

giornalismo

Un ricordo
di Arrigo Levi

Si definiva «cittadino del mondo» e «laico miscredente». A chi ha avuto la fortuna di incontrarlo resta l’immagine di un uomo dalla grande forza intellettuale, straordinariamente generoso di idee

Opinioni

Pezzi da 90

Senza giornali e giornalisti autorevoli la qualità della democrazia peggiora e, come la storia di solito insegna, la cosa accade nell’indifferenza generale

Pietro Chiodi
(1915-1970)

«Si è dedicato alla filosofia per la stessa ragione per la quale, durante la lotta di Resistenza, fu partigiano combattente: per difendere la libertà e la dignità dell’uomo»

Alexandre Kojève
(1902-1968)

Ci sono vite di un’umile classicità conferita dal tempo. Altre sono vissute già perfette. Svolazzanti e sinuose, sottratte dal dominio del normale. E per natura votate a far discutere

Arrigo Levi
(1926-2020)

Si è spento nella sua Modena Arrigo Levi, un grande amico del Mulino e socio dell'Associazione dal 1968

Fosco Maraini
(1912-2004)

«Oggi mi son messo gli sci: per la prima volta quest’anno e per la prima volta sulle nevi himalaiane. La sorpresa dei portatori è stata grandissima. Non avevano mai visto simili trespoli»

2 aprile 1976: Aggressione a De Gregori

Il 2 aprile 1976, a Milano, al termine di un’esibizione già complicata, De Gregori subisce un’aggressione. Viene accusato di essere un borghese e di arricchirsi con le canzoni

memoria

Alberto Arbasino (1930-2020)

Esordisce nel 1957 con una raccolta di racconti, Le piccole vacanze, ma il primo libro memorabile è L’anonimo lombardo (1959). Flaiano, che gli era amico, definì Arbasino: “un bambino in pasticceria”, per prendere in giro la frenesia che lo ha sempre contraddistinto

Stati Uniti

Intervista a Victoria de Grazia

Un estratto dell'intervista alla storica statunitense Victoria de Grazia, pubblicata nel numero 1/20 della rivista «il Mulino»