Democrazia

La missione della neo-segretaria deve comprendere sia la diagnosi della crisi del Pd sia il piano terapeutico per affrontarla. Il punto chiave è capire cosa riformare, come e per quale scopo

Ora il Pd, se vuole evitare diaspore e spinte centrifughe, se vuole “tenere insieme” le sue molte anime, deve cambiare profondamente l’intero circuito della discussione-partecipazione-decisione

Dopo la mancata vittoria alle elezioni intermedie, come si potrebbe sviluppare l’iniziativa repubblicana nei prossimi due anni, aspettando le presidenziali del 2024?

Il nostro ordinamento elettorale è un cantiere perennemente aperto, perciò motivo d'instabilità politica. E il problema della rappresentanza rischia di far crescere ancora di più l'astensionismo

Dal partito egemonico del centrosinistra ci si aspetta la capacità di coniugare crescita economica, transizione ambientale e riduzione delle diseguaglianze. Come mai allora il Pd non ci è riuscito?

La temuta ondata repubblicana non c’è stata. Al momento queste elezioni di midterm sembrano sancire in primo luogo l’avvio di una fase di transizione politica per individuare nuovi contenuti e una nuova leadership

Netanyahu guiderà il Paese con una maggioranza di governo che non ha precedenti. Ma la sua vittoria personale non fa da sé la vera differenza: occorre piuttosto riflettere su un incrocio di più fattori 

Alle ultime elezioni i Democratici di Svezia hanno trionfato, diventando il secondo partito del Paese e il primo del centrodestra: una svolta storica, in un sistema politico tradizionalmente stabile come quello svedese

Con la nuova legge elettorale voluta da Kais Saied, la maggior parte dei partiti ha dichiarato il boicottaggio delle prossime elezioni. A fare da contrappeso al potere presidenziale restano solo le grandi corporazioni

La partecipazione della base dei partiti nella selezione dei candidati è stata scarsissima o quasi, e il tema non è percepito come rilevante. Ma non è così ovunque, come dimostra il caso del Labour Party nel Regno Unito

Sfide di diversa natura e origine minacciano le democrazie liberali: aggravano i compiti di governo che esse devono affrontare e al tempo stesso riducono le risorse economiche e sociali con cui lo Stato può contrastarle

Le regole democratiche vanno osservate e semmai aggiornate, come si fa con un patrimonio comune. Cercare di aggirarle non porta mai buone cose. Sarà bene ricordarselo, aspettando la nuova Legislatura

Il presidente Kais Saied ha smantellato pezzo per pezzo le istituzioni democratiche  concentrando il potere nelle proprie mani. La crisi si fa sentire, ma per ora il Paese sembra reggere. Che ne sarà della democrazia tunisina?

La vita istituzionale del nostro Paese si svolge nel segno dell’equilibrio tra strumenti di democrazia diretta, rappresentanza politica, primato della Costituzione, giustizia costituzionale. Ma questo equilibrio può essere compromesso da alcune tensioni di fondo

Uno dei due partiti su cui si fonda la democrazia americana si rifiuta di guardare la realtà. O meglio, la conosce ma gioca sui dubbi nella speranza di mantenere il fuoco vivo sotto alla pentola del risentimento fino al 2024

Le tensioni che ci eravamo illusi di aver definitivamente consegnato al passato riemergono con forza. In un contesto in cui la nuova-vecchia destra, che non ha mai sciolto del tutto il suo ambiguo legame col fascismo, trova un ambiente fertile e prospera

Chi continua a battere il tasto del «deficit democratico» a livello di Unione o non conosce le istituzioni europee o è in malafede. Molto va aggiustato, ma l’Unione europea resta uno straordinario esperimento di democrazia

Sospesi tra mezze libertà e molti dubbi,  ancora una volta il 25 aprile ci coglie di sorpresa. Ma i rischi della sua assenza sono molti

Immaginate un mondo senza banche centrali né politiche monetarie: sarebbe il trionfo della decentralizzazione e l’epilogo del potere di censura finanziaria. Ma con molte opportunità per i nemici della democrazia

Il fatto che venga accreditato dai massimi livelli istituzionali, la necessità di dar vita a un salvifico governo di tutti permette a un ceto politico di ricorrere all’idea attrattiva che destra e sinistra siano obsolete