Iran

Le reti familiari si intrecciano con quelle politiche e sono cruciali nella distribuzione nella gestione del potere. Scombinano l'opposizione tra libertà individuale e oppressione, per molti chiave di lettura delle proteste in Iran

Precari e divisi da anni di politiche di stampo neoliberista e repressione, i lavoratori iraniani hanno iniziato alcuni scioperi locali in solidarietà con le proteste. Ma uno sciopero di massa è ancora lontano

Nella grande trasformazione geopolitica che si sta realizzando dallo scorso febbraio, a pagare un prezzo molto alto sono anche i curdi siriani e iraniani. Nel silenzio dei governi e dei media europei

Chi manifesta non chiede una correzione di rotta del “sistema”, ritenuta impossibile, ma la sua fine. Il che muta anche natura e intensità della repressione

Le proteste della popolazione iraniana dopo l’uccisione di Mahsa Amini hanno portato un’atmosfera nuova contro il sistema patriarcale della Repubblica islamica e oltre le questioni femminili

Edi Rama ha interrotto i rapporti diplomatici con il governo di Teheran dopo la conferma di un attacco informatico iraniano contro Tirana. Ma le tensioni tra i due Paesi non nascono certo in questi giorni

Nella Repubblica islamica a guida Raisi tutte le istituzioni sono ora nelle mani dei conservatori, ma non è detto che ciò non crei dei cortocircuiti di legittimità politica che potrebbero far rinegoziare gli spazi di rappresentanza

“Sotto lo Scià, il bazaar avrebbe distrutto il regime se avesse deciso di chiudere i battenti per tre giorni, ma il bazaar non è più quello di una volta. È solo un nome, un simbolo”

«L’accordo con l’Iran è profondamente sbagliato», ha affermato Donald Trump nel pomeriggio dell’8 maggio, nel mettere la firma sul ripristino unilaterale delle sanzioni economiche degli Stati Uniti nei confronti dell’Iran

«La nostra politica estera ha un giudizio molto chiaro sulla dittatura iraniana». Con queste parole, Donald Trump ha preannunciato un cambio di direzione nelle relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Iran

Il 19 maggio il presidente moderato uscente, Hassan Rouhani, si è assicurato un secondo mandato alla guida del governo della Repubblica islamica con il 57% dei voti

Nell’ultima settimana di gennaio del 2017, grandi marce sono andate in scena a Washington DC e in altre città, e rimarranno impresse nella memoria degli americani come una sfida al neopresidente Donald Trump

La vicenda delle statue coperte ha catalizzato l'attenzione della storica visita del presidente iraniano Rohani. Potrebbe sembrare che parlarne ancora non serva granché, ma al di là della sudditanza di Stato, altri due italianissimi elementi caratterizzano questa vicenda

In questi giorni ha fatto il giro del mondo la notizia che si sono chiuse entro casse di legno alcune statue classiche di figure ignude per non offendere il presidente dell’Iran, Hassan Rohani. Un fatto che riporta alla mente uno storico saggio di Edgar Wind, Arte e anarchia

L’accordo interlocutorio raggiunto lo scorso novembre a Ginevra tra Teheran e le potenze del 5+1 sul programma nucleare iraniano ha suscitato la dura presa di posizione del governo israeliano

La bozza di riforma del Codice del lavoro non ci è ancora pervenuta, ha dichiarato a fine agosto Nader Qazipur. Eppure, già a fine 2011, il ministro del Lavoro Ali Reza Sheikholeslami affermava che la riforma sarebbe stata a breve trasmessa al Parlamento

Il 4 maggio, gli iraniani tornano al voto per il secondo turno delle elezioni legislative. Legislative che, nonostante il boicottaggio dell'opposizione riformista, non mancano affatto di importanza

Firmando le nuove sanzioni contro Teheran, Obama ha rinnovato l'interrogativo che angustia le cancellerie mondiali. “Conosciamo tutte le dinamiche interne relative all'Iran?"

Più di trent'anni dopo la cosiddetta “rivoluzione culturale” destinata a islamizzare le università, eliminando tendenze monarchiche e poi comuniste, l'Iran ha intrapreso un'altra “islamizzazione” delle università

Potrebbero essere contati i giorni del governo Ahmadinejad. Il 26 giugno il procuratore generale della Repubblica islamica ha dichiarato che probabilmente non fermerà la serie di arresti di membri del governo

L'8 marzo, l'ayatollah Ali Akbar Hashemi Rafsanjani è stato sostituito dall'ayatollah Mohammad Reza Mahdavi Kani alla guida dell'Assemblea degli Esperti

Se le elezioni libanesi sembrano essere passate inosservate per la comunità internazionale, quelle iraniane tenutesi pochi giorni dopo si stanno rivelando il catalizzatore di tensioni che da tempo andavano maturando in quel Paese

Con ogni probabilità, i commenti alle prossime elezioni presidenziali iraniane saranno focalizzati sui limiti posti alla democrazia a Teheran