Bologna

memoria

Trentatré anni fa, oggi

L'autore rivive il suo 2 agosto 1980: il mistero e l’inquietudine per quell’ingorgo autostradale che aveva impedito di essere alla stazione di Bologna poco dopo le 10

cattolicesimo

Dossetti precisato

cinema

La città e lo spazio urbano

Bologna

Trentadue anni

Occorre ragionare seriamente di quello che è accaduto, dei motivi che lo hanno scatenato e di come tramandare il dolore, il dramma, la verità  storica di quanto è avvenuto

Bologna

E se il corpo del reato si facesse arte?

cultura

La biblioteca indispensabile

17 dicembre, BOLOGNA, Salaborsa

Bologna

Senza regole

27 settembre-2 ottobre, BOLOGNA, "La settimana di Genuino Clandestino"

terrorismo

Bologna, estate 1980

81 vittime nel primo caso, 85 morti e 200 feriti nel secondo: persone normali, comuni, ignare accomunate dalla dimensione temporale e spaziale: l'estate e la stessa città, Bologna

memoria

Nessun ministro

Il rapporto tra la società civile e lo Stato si figurativizza nella «non presenza» del ministro alle celebrazioni per il trentennale della strage del 2 agosto 

Bookshelf

Luca BALDISSARA, Paolo PEZZINO, Il massacro. Guerra ai civili a Monte Sole

città

Una «veduta lunga» per Bologna

Una intervista a Guido Fanti, sul futuro di Bologna e sullo stato della politica in Emilia-Romagna

Bologna

Quel comunismo bonario ed efficiente

terrorismo

I recinti della memoria

Mentre i recinti della memoria appaiono sempre più invalicabili, resta bianca la pagina su cui dovrebbero venire scritti i nomi dei mandanti della strage del 2 agosto

Bookshelf

Luca BALDISSARA e Paolo PEZZINO, Il massacro. Guerra ai civili a Monte Sole

Il racconto del massacro di Marzabotto che è assurto a simbolo della violenza nazista in Italia, e nel contempo un'indagine sulle culture e sulle pratiche della violenza di guerra ai civili in età contemporanea

intellettuali

"Corriere della Sera", 13 gennaio 1954

A seguire il lavori del Primo convegno amici e collaboratori de «il Mulino», il «Corriere della Sera» inviò Eugenio Montale. Che negli anni seguenti ricordò tra l'altro la temperatura non proprio mite della sala