Nell’Italia di oggi, la parola di Michela Murgia ha rappresentato lo sforzo di strappare l’esclusiva di un discorso cattolico appaltato a una parte sola dello spettro politico. Non è poco

Nella temperie in parte inaugurata e in parte intercettata dal berlusconismo, la domanda su che cosa si può dire di Silvio Berlusconi chiama in causa anche la Chiesa cattolica

Il film di Marco Bellocchio si misura con la storia di un bambino ebreo che nel 1858 venne sottratto alla famiglia per essere stato battezzato di nascosto. Ma parla anche dell’Italia, e della Chiesa, di oggi

La descrizione della pratica liturgica da parte di Francesco recupera il valore del rito come dimensione significativa in antropologia oltre che in teologia, con implicazioni per la Chiesa anche nello spazio pubblico

Il nome di Matteo Zuppi risponde all’orizzonte di Francesco. La sua designazione a presidente dei vescovi è una conferma dell’archiviazione del ruinismo come sistema normativo e al tempo stesso un suo esito

«Parlare di identità europea è diventato possibile perché non abbiamo più una definizione di Europa in termini valoriali: quando non si condividono più dei valori, si ricomincia dall’identità». Una intervista a Olivier Roy

Il Vaticano ha superato gli schieramenti novecenteschi, ma ha agito principalmente da neutralizzatore. Anche alla luce dell’accordo Cina-Vaticano e degli strascichi che la guerra lascerà, c’è da chiedersi se non ci sia bisogno di una nuova Ostpolitik

Visto da qui, Francesco appare la guida globalmente più capace di chiamare le cose per nome: gli auspici di pace, di unità, di superamento delle grandi disuguaglianze di oggi ne sono solo l’ennesima prova