«Sono sempre stato appassionato sostenitore, lo confesso, delle ragioni di Israele che tuttavia non ho mai difeso in modo insincero e incondizionato. Almeno spero»

L’opera di Cattelan è insopportabile, imperdonabile, socialmente non tollerabile: per questo ha raggiunto cifre stratosferiche nel mercato dell’arte

Mai nessun crimine umano ha avuto tanti studi, tante riflessioni  quanto «la Soluzione finale» e  in questo senso la Shoah è unica, e non diverrà mai un cold case… un caso freddo

Le «pietre d’inciampo», Stolpersteine, sono targhette d’ottone sulle quali vengono incisi il nome e altri dati. Vengono inserite per strada, sul marciapiede dell’abitazione che fu del deportato. Ci si cammina sopra senza inciampare davvero perché l’inciampo del quale sono causa è solo spirituale

La legge sullo Stato ebraico votata qualche giorno fa alla Knesset merita qualche commento non tanto per il contenuto quanto per i suoi contorni e le omissioni

Dopo avere appreso dell’intenzione di Daniel Baremboin di recarsi a Teheran alla guida dell’orchestra berlinese della Staatskapelle, la ministra israeliana della Cultura Miri Regev ha tuonato con dichiarazioni di fuoco

Siamo alla presenza di manifestazioni di follia collettiva e ripetitiva nella quale, mentre gli israeliani non si stancano di costruire in Cisgiordania nuovi, dissennati edifici, Hamas ogni volta che può attacca senza pietà

L’11 aprile 1961, si aprirono a Gerusalemme le udienze del processo ad Adolf Eichmann, uno dei principali responsabili dello sterminio nazista degli ebrei. Il processo si concluse con l’esecuzione della condanna a morte dell’accusato, l’unica nella storia dello Stato di Israele

L’iscrizione «Arbeit Macht Frei» che campeggiava sull’ingresso del campo di sterminio nazista di Auschwitz è stata rubata da sconosciuti. Vandalismo? Profanazione? Furto per collezione?