Per un decano del diritto del lavoro come Umberto Romagnoli, l'Italia sta diventando una Repubblica che, pur essendo fondata sul lavoro, ammette la manomissione incontrollata dei suoi diritti. A fare da controparte Massimo Pallini, che invita a non considerare intangibile lo Statuto dei lavoratori, ma a ricomprenderne le modifiche nel più ampio e necessario disegno di riforma del nostro sistema produttivo, formativo, finanziario e creditizio.
Le ragioni dell'uno e dell'altro:
Riproduzione riservata