Non è solo vergogna quella che ci tocca provare nei confronti del mondo, in questi giorni ancor più assurdi che tristi. Non è solo il grottesco tenutario di Villa Arzilla – e di tanto altro, nel nostro povero Paese –, non è solo lui, dunque, il made in Italy di cui ci si occupa al di là della frontiera di Chiasso. Nascosta tra le pagine dei quotidiani, confusa nella miriade di supposizioni erotico-penali, una notizia confortante riesce tuttavia a filtrare. Il boia è in crisi. E boia qui non vale come sacrosanta invettiva, né come metafora. In crisi è proprio il sordido figuro che si guadagna il pane ammazzando uomini e donne, per ordine d’un tribunale e per volontà del popolo.

Ecco il fatto: negli Usa scarseggia il cocktail di veleni con cui, per lo più, si esegue l’omicidio di Stato. Meglio: degli ingredienti di quel cocktail scarseggia il Pentotal. Che cosa sia e a che cosa serva, non a tutti è noto. Si tratta di un analgesico potente. In dosi massicce, tende ad annullare l’autocontrollo della persona cui è somministrato. È conosciuto anche come siero della verità. E poi, dulcis in fundo, in dosi ancor più massicce porta all’incoscienza. È questo, per legge, il suo compito nel cocktail della morte: portare un uomo o una donna a non saper più d’essere un uomo o una donna, in modo da non crear fastidi, neanche psicologici, a chi lo o la uccide.

Negli Usa, dunque, i boia non sanno più come fare. Qualcuno s’arrangia all’antica, impiccando o fucilando. Qualche altro s’industria con la sedia elettrica o con il gas. Ma, diciamolo, si tratta di metodi incivili. Tutt’altro stile è quello di un cocktail: fa meno rumore, e non sporca in giro. Infatti, è sancito per legge nella maggior parte degli Stati, gli stessi che ora non riescono a smaltire il lavoro accumulato. Prendete il caso del Texas. Lì, da febbraio a maggio, il boia deve ammazzarne quattro. Non molti, direte. Già, ma ne ha solo per due, di Pentotal. Come si regolerà? Rispetterà la fila? Tirerà a sorte? Per levarsi dagli impicci, in Oklahoma han pensato a un succedaneo: il Pentobarbital, analgesico usato nell’eutanasia degli animali. Ma pare ostino difficoltà legali (oltre al fatto che tornerebbe in auge l’antico slogan «ti uccido come un cane»).

Ma ci vorrà poi tanto a metterne a disposizione quel che basti, di “siero della verità”? Pare di sì. Questo almeno sostiene la Hospira, la casa farmaceutica che lo produce nel North Carolina. Bisogna capirli, i suoi dirigenti. Il Pentotal non va oltre lo 0,2 per cento del fatturato, e non ci si impegna per così poco. Certo, la Hospira ce l’ha, uno stabilimento che potrebbe tornare utile. È questa la notizia che ci interessa direttamente. Quello stabilimento si trova a Liscate, in Italia. Ma da qualche tempo il nostro Parlamento ha vietato l’esportazione di Pentotal per usi che non siano di cura. E che l’omicidio di Stato sia una forma (per quanto singolare) di terapia sembra difficile da sostenere.

Insomma, oltre alla legge del mercato, una volta tanto incline alla civiltà più che alla barbarie, è quella del nostro Paese che ha mandato in crisi il boia. Ma non basta. Trascinati dal nostro esempio, altri ci imitano: la Gran Bretagna, per esempio, e tra un po’ forse anche tutta l’Unione europea. Non male, come made in Italy. Ne possiamo andare orgogliosi.

P.S. Detto questo, la ricreazione è finita. Come da copione quasi ventennale, ora ci tocca di rituffarci a testa in giù nella vergogna, e non solo.