Primarie (liquidamente) chiuse a 5 Stelle. Il MoVimento Cinque Stelle (M5S) possiede di certo la capacità, propria dei liquidi, di adattarsi al recipiente che lo contiene, ma, proprio come i liquidi, al venir meno (o al deteriorarsi) del recipiente, tutto il contenuto si disperde. Il contenitore, nel nostro caso, altro non è che l’indispensabile pacchetto di regole di cui il M5S ha il disperato bisogno di dotarsi, da un lato, per non disperdersi, dall’altro, per evitare infiltrazioni inquinanti. Quali sono, dunque, le regole adottate dal M5S per selezionare i propri candidati? Purtroppo, non esiste una risposta univoca.
In Sicilia, i candidati sono stati selezionati tramite un mix di votazioni online e assemblee locali e regionali. Per prima cosa i grillini (ops, gli attivisti) siciliani hanno stabilito, tramite discussione sulla piattaforma del meetup regionale, i requisiti per l’elettorato passivo. Oltre alle regole canoniche del M5S (essere incensurati, non avere tessere di partito, non essersi candidati nelle due precedenti tornate elettorali, non ricoprire cariche elettive), agli aspiranti parlamentari siciliani era richiesto di essere attivisti del movimento da almeno tre mesi, di presentare il proprio curriculum, di non essere mai stati candidati, non avere pendenze in corso, accettare uno stipendio massimo di 5.000€ lordi mensili, sottoporsi a verifica del mandato ogni sei mesi, di impegnarsi a mantenere i contatti con le realtà locali. Gli aspiranti candidati sono stati poi presentati, rigorosamente online. I meetup “di provenienza” (qualcosa di abbastanza simile a una sezione di partito) avevano il compito di verificare i requisiti dei candidati locali. A questo punto, a fronte di un centinaio di temerarie proposte, ogni meetup ha stabilito, in piena autonomia, quali e quante candidature sostenere.
Ogni iscritto al movimento ha quindi potuto esprimere, tramite il proprio meetup, online oppure in riunioni ad hoc, la propria preferenza per uno o più candidati indipendentemente dalla provincia di appartenenza. Questo sistema (alquanto bizzarro, occorre ammetterlo) ha portato alla selezione di 76 candidati tramite l’espressione di 2.220 voti. Alcuni attivisti-delegati dei meetup sparsi sul territorio hanno infine portato le preferenze espresse a livello locale alla riunione regionale tenutasi a Caltanissetta il 4 agosto 2012, durante la quale sono state definite le liste.
In Lombardia si è da poco attivata la macchina per le primarie in occasione delle prossime, non ancora indette, elezioni regionali. Il Movimento si è già riunito due volte in una sorta di assemblea regionale. L’unica certezza, per ora, pare essere il fatto che ogni provincia sceglierà in autonomia i propri candidati. Diversamente dalla Sicilia, infatti, i lombardi hanno optato per un selettorato suddiviso in circoscrizioni. Sugli altri aspetti, per ora, sono state avanzate solo delle proposte che verranno votate nei prossimi giorni. Non sono infatti ancora stati chiariti in modo definitivo quali saranno i requisiti di candidabilità. Gli aspiranti candidati alle elezioni dovranno, con ogni probabilità, presentare un cv, registrare un video di presentazione, rispondere a un questionario.
Tutto il materiale sarà disponibile online per permettere a tutti gli iscritti al movimento di conoscere meglio i candidati. Sulle modalità di esercizio ed espressione del voto ci sono ancora dei dubbi. In primo luogo, il movimento è in attesa della disponibilità, ventilata dallo staff di Grillo, di rendere disponibile una piattaforma sul proprio sito ufficiale. Se ciò non avverrà, sembra prevalente l’idea di utilizzare un sistema di votazione online che dia le stesse garanzie di riconoscibilità dell’elettore e di trasparenza delle votazioni.
Pare che a tutti sia ben chiaro un punto: gli eletti saranno solo dei “terminali”, dei “portavoce” della base del movimento. No a personalismi e personalizzazioni, sì alla rottura del meccanismo di delega (e, quindi, di accountability), con il dichiarato scopo, in una prima fase, di trasformare il mandato elettivo in imperativo, per poi promuovere forme di democrazia diretta che, nelle intenzioni del M5S e del suo fondatore, potranno soppiantare i partiti in tutte le loro funzioni.
“Questioni Primarie” è un osservatorio sulle primarie 2012 del centrosinistra. Un progetto di Candidate & Leader Selection, realizzato anche grazie alla collaborazione con rivistailmulino.it. Ogni settimana, sino al 25 novembre, su queste pagine verranno ripresi due dei contributi pubblicati nell’ambito del progetto, tutti disponibili, anche in formato pdf, sul sito di Candidate & Leader Selection.
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