Ha suscitato ampie critiche la decisione del garante della privacy italiano di bloccare l'accesso a ChatGpt, il servizio dell'azienda americana OpenAi per la generazione di testi in linguaggio naturale. Molti esperti mettono in dubbio la capacità di questa istituzione di comprendere le complesse evoluzioni tecnologiche in atto e additano il suo utilizzo di metodi superati e semplicistici come la censura. La decisione è inoltre ritenuta inefficace, proprio come una sentinella che pattuglia i confini di un territorio nazionale di fatto abolito dalla disponibilità di un'infrastruttura di comunicazione globale.

Per aggirare il divieto di accesso a ChatGpt, si può ricorrere a una Vpn (una rete privata virtuale) per connettersi al di fuori dell'Italia o mettere le mani sui modelli di machine learning sottostanti come Gpt-3.5 o Gpt-4 o scegliere tra altre interfacce utente, come la chat del motore di ricerca Bing di Microsoft, e Poe, un servizio fornito dalla piattaforma di question-and-answer Quora, così da accedere alle stesse funzioni di generazione del testo. Anche altri servizi, tra cui Hugging Face e youchat, offrono modelli comparabili. Il divieto non fa altro che consentire a Microsoft e ai fornitori di Vpn di trarre profitto dalla situazione. Nel frattempo, dunque, per gli utenti è ancora possibile accedere al servizio, o a servizi analoghi, utilizzando vari mezzi.

ChatGpt è un Large Language Model (Llm) operante secondo un principio ingannevolmente semplice: dato l'input di testo, prevedere il token successivo più probabile fino a quando non si forma una risposta coerente

Ma, al di là della palese inefficacia del provvedimento adottato, andiamo al nocciolo della sua ratio. Le preoccupazioni del garante derivano dalla convinzione che ChatGpt utilizzi in modo improprio i dati personali fornendo potenzialmente informazioni false a terzi. Ciò riflette un fondamentale fraintendimento della tecnologia alla base della piattaforma. Per il garante, ChatGpt è essenzialmente uno strumento di accesso a un database. In realtà, è un Large Language Model (Llm) guidato da centinaia di miliardi di parametri ma operante secondo un principio ingannevolmente semplice: dato l'input di testo, prevedere il token successivo più probabile fino a quando non si forma una risposta coerente. La sorprendente efficacia di questo meccanismo di base è il fulcro dell'"intelligenza" di ChatGpt. Ed è alla radice delle intenzioni dei suoi creatori: sviluppare un'intelligenza artificiale in grado di articolare concetti e ragionamenti complessi e perfezionare le sue risposte attraverso l'interazione dell'utente. Al contrario, il garante concepisce l'interazione con il sistema come un insegnante dalla mentalità ristretta, che valuterebbe gli alunni, ad esempio, sulla loro memorizzazione delle date del viaggio di Cristoforo Colombo, piuttosto che sulla loro comprensione dei fattori economici e culturali più profondi che hanno portato alla scoperta delle Americhe. Focalizzandosi sui dati piuttosto che sui concetti, questo punto di vista non coglie il vero potenziale e valore di ChatGpt.

Una contro-obiezione a tali affermazioni sulla priorità di concetti sofisticati rispetto a dati accurati è che, proprio in conseguenza dello sviluppo probabilistico del testo, questo approccio produce comunque informazioni fittizie o imprecise. Tale disinformazione rappresenta un rischio significativo di danno per gli individui e le comunità. A ciò va aggiunta la possibile violazione del consenso dell'utente attraverso la divulgazione di dati personali sensibili.

Quest'ultimo problema può essere risolto attraverso una corretta definizione e implementazione delle politiche di gestione dei dati da parte di OpenAi. La società ha illustrato sul suo sito web le linee guida attuali, che possono essere discusse e perfezionate con le istituzioni competenti. Esistono anche soluzioni efficaci per affrontare le altre questioni, ma la sospensione del servizio va nella direzione sbagliata. In primo luogo, man mano che gli utenti addestrano il sistema e gli forniscono feedback, i livelli di accuratezza continueranno a migliorare. Questi miglioramenti possono essere accelerati nel contesto di comunità collaborative attraverso la condivisione di esperienze e lo scambio di informazioni. Le istituzioni possono facilitare dando visibilità e sostegno a queste comunità di pratica. Per contro, un divieto istituzionale preclude questi progressi.

ChatGpt può essere esteso con strumenti destinati a fornire dati accurati e utilizzarli per eseguire calcoli avanzati

Inoltre, ChatGpt può essere esteso con strumenti destinati a fornire dati accurati e utilizzarli per eseguire calcoli avanzati. Ad esempio, la piattaforma WolframAlpha si integra in modo estremamente efficace con ChatGpt attraverso l'accesso sistematico a informazioni verificate, offrendo soluzioni e risposte a problemi complessi e supportando un processo decisionale informato. Dotato di Wolfram Superpowers, ChatGpt soddisfa quei requisiti di accuratezza che sono una delle principali preoccupazioni sollevate dal garante. Si apre così una prospettiva immediatamente praticabile e ampliabile includendo ulteriori plug-in, possibilmente selezionati da comitati di esperti, per combinare l'elaborazione di ChatGpt di costruzioni concettuali ricche e articolate con l'accesso a dati verificati e affidabili. La pagina del sito web di OpenAi contiene un elenco dei plug-in attualmente disponibili, tra cui, oltre a Wolfram, Fiscalnote, per l'identificazione di informazioni legislative, regolamentari e fiscali in tutto il mondo, e Shop, per l'identificazione e il confronto di prodotti la cui vendita è disponibile online.

La promozione di questi plug-in da parte di OpenAi vale come raccomandazione sulla loro affidabilità che può essere ulteriormente verificata ed eventualmente validata da terze parti; a loro volta, tali terze parti possono raccomandare lo sviluppo di plug-in aggiuntivi a OpenAi (e a fornitori di servizi simili), alcuni dei quali possono essere ufficialmente promossi e riconosciuti dalle istituzioni a cui sono associati; come, ad esempio, potrebbero essere le banche dati sulle statistiche delle produzioni agroalimentari dell'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao) delle Nazioni unite o la banca dati dei dispositivi medici Eudamed promossa dall'Unione europea.

Allo stato attuale, si tratta però di una grande occasione sprecata per portare il nostro Paese all'avanguardia dell'innovazione; siamo invece intrappolati in un vero e proprio paradosso: più il censore cerca di proteggere le nostre comunità, più queste potrebbero rimanere indifese ed esposte durante l'inevitabile processo di innovazione tecnologica in corso.