A nome dell’intera direzione della rivista «il Mulino», esprimo solidarietà ad Angelo Panebianco, la cui lezione di lunedì nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bologna è stata interrotta da un piccolo gruppo con schiamazzi e insulti. Questo per aver avvertito sul «Corriere della Sera» che nel caso libico le tensioni in corso possono degenerare e può rendersi necessario un intervento militare: il Paese è pronto a questi sviluppi? È un «assassino» chi si pone questi problemi? Ma un invito a ragionare è inutile se rivolto a chi fa uso di violenza e dispiace constatare che tendano a riemergere modalità di confronto che ci illudevamo fossero scomparse.
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