Accordo sì o accordo no? Certo, sarebbe stato strano che in una società come quella iraniana l'accordo provvisorio sul nucleare del 2 aprile ricevesse consensi unanimi

Sulle pagine di "Jam-e Jam" l'analista Mehdi Fazaeli prova a rispondere a una domanda fondamentale per i centri decisionali occidentali, ma pressoché assente dai media europei: perché l'Occidente in Ucraina è riuscito lì dove ha fallito in Siria?

La bozza di riforma del Codice del lavoro non ci è ancora pervenuta, ha dichiarato a fine agosto Nader Qazipur. Eppure, già a fine 2011, il ministro del Lavoro Ali Reza Sheikholeslami affermava che la riforma sarebbe stata a breve trasmessa al Parlamento

Il 4 maggio, gli iraniani tornano al voto per il secondo turno delle elezioni legislative. Legislative che, nonostante il boicottaggio dell'opposizione riformista, non mancano affatto di importanza

Più di trent'anni dopo la cosiddetta “rivoluzione culturale” destinata a islamizzare le università, eliminando tendenze monarchiche e poi comuniste, l'Iran ha intrapreso un'altra “islamizzazione” delle università

Potrebbero essere contati i giorni del governo Ahmadinejad. Il 26 giugno il procuratore generale della Repubblica islamica ha dichiarato che probabilmente non fermerà la serie di arresti di membri del governo

L'8 marzo, l'ayatollah Ali Akbar Hashemi Rafsanjani è stato sostituito dall'ayatollah Mohammad Reza Mahdavi Kani alla guida dell'Assemblea degli Esperti

Con ogni probabilità, i commenti alle prossime elezioni presidenziali iraniane saranno focalizzati sui limiti posti alla democrazia a Teheran