editoriale
Aperto da un articolo di Michele Salvati sulle categorie di destra e sinistra e caratterizzato da un insieme di interventi sul confronto fra cultura scientifica e cultura umanistica in Italia, questo numero affronta alcuni dei blocchi alla crescita, certamente non solo economica, del nostro Paese. Gli articoli di Giuseppe De Rita e Raffaele Simone analizzano problemi cronici come la qualità delle nostre classi dirigenti e l’impasse generazionale che fa dell’Italia, tra le democrazie occidentali, quella con il più alto tasso di persone anziane ai vertici della società. Nel «caso italiano» si discute di servizio pubblico radiotelevisivo, immigrazione, servizi sanitari regionali. «L’Europa necessaria», così come la lunga intervista a Jacques Delors, affrontano il momento drammatico che sta mettendo alla prova l’intera costruzione europea. Nonostante la sua lunga storia, bellissima e terribile, l’Europa rischia di venire travolta dai cambiamenti di natura globale che stanno segnando il panorama internazionale.
Un numero incentrato su alcuni temi-cardine, di stretta osservanza mulinesca: innanzitutto l’Europa – Alberto Martinelli apre il fascicolo riflettendo sulle minacce del nazionalismo;
Per l'Italia non è possibile neppure ipotizzare uno scenario di crescita, culturale ancor prima che economica, se non inserendone i problemi in un contesto europeo e internazionale.
Gran parte del numero è dedicato ai temi del lavoro, nelle sue diverse accezioni. In un momento difficile per il modello italiano di capitalismo (Sandro Trento) e in gran parte nuovo e incerto per le relazioni industriali così come le abbiamo conosciute sino a ieri (Giuseppe Berta), non manca un’attenta e dettagliata ricostruzione del modello di riforma elaborata dal governo Monti (Marco Leonardi e Massimo Pallini).
La legge elettorale resta al centro dell'attenzione: Panebianco e Pasquino intervengono in risposta a Salvati; Martelli e Olivetti riprendono il tema nel contesto del recente dibattito istituzionale.
Aperto da un articolo di Martha Nussbaum, questo fascicolo analizza in diverse direzioni le possibili vie da percorrere per mettere a punto una strategia di uscita dalla crisi. La nuova fase politica che si è aperta dopo la nascita del governo Monti e il bisogno di ridare fiato a un discorso di tipo riformista sono al centro dell’articolo di Michele Salvati, cui replica l’intervento di Pasquale Pasquino.