Dopo qualche considerazione personale sulle reazioni di Renzi e dei suoi collaboratori alla sconfitta referendaria, Gianfranco Pasquino ci spiega come devono avvenire i mutamenti di governo a norma di Costituzione e di prassi politiche consolidate. D’accordo, ovviamente. Se però si seguono queste regole, la faccenda potrebbe andare per le lunghe, perché, anche dopo il giudizio della Corte costituzionale, potrebbe essere difficile definire in Parlamento due leggi elettorali – Camera e Senato -  tra loro compatibili. Anche qui d’accordo, ed è quanto scrivono gran parte dei commentatori. E allora perché Renzi avrebbe tanta fretta di  chiudere anticipatamente questa legislatura? Qui Pasquino si spinge a considerazioni assai opinabili e non documentate, di cui la più estrema è quella secondo cui Renzi non desidererebbe alcun miglioramento della situazione economica e politica del nostro Paese, il cui merito possa essere attribuito al governo Gentiloni. E questo perché «guarda esclusivamente al suo interesse personale di rappresaglia/vendetta politica e di riconquista del governo». Chiude l’articolo un gioco di parole che prende spunto dal titolo di un mio saggio dello scorso anno: inviterei a rileggerlo perché non ho cambiato idea e non dico affatto le cose che mi fa dire Pasquino.