Dopo decenni di relativa indifferenza generale, le relazioni tra demografia ed economia sono tornate al centro dell'interesse e costituiscono una fonte di preoccupazione per economisti e politici. {C}Occasionalmente, nel nostro paese qualche segno di attenzione si è avuto negli anni Settanta, quando si discutevano gli effetti del mutamento demografico sulle pensioni e sui conti pubblici; e successivamente negli anni Novanta, quando si è trattato di valutare la sostenibilità finanziaria dell'elevato debito pubblico. Oggi si parla di "depressione" per caratterizzare l'attuale evoluzione demografica, sottolineando in questo modo che non si tratta di un declino della dimensione assoluta della popolazione, ma del suo invecchiamento, accompagnato da un calo della forza lavoro nazionale. Se declino sarà dipenderà dalla persistenza dei flussi di immigrazione. L'autore affronta l'argomento in modo documentato e approfondito analizzando in particolare le cause della depressione demografica, le determinanti dei flussi migratori, gli effetti del mutato scenario demografico sull'economia e sulla finanza pubblica, le politiche pubbliche più efficaci.
Nicola Sartor è professore di Scienza delle finanze nell'Università di Verona. E' stato sottosegretario di Stato presso il Ministero dell'Economia dal 2006 al 2008. Ha tra l'altro pubblicato "Stato e famiglia" (con D. Franco; Angeli, 1990).
Collana "Studi e Ricerche", Bologna, Il Mulino, pp. 216, euro 20.
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