Fra il 1880 e il 1920 qualcosa come quattro milioni di italiani emigrarono negli Stati Uniti. Oggi ci sono Stati americani, come il Connecticut e il New Jersey, in cui la popolazione di origine italiana è vicina al venti per cento, e gli italo-americani pesano per il 5,6 per cento sul complesso della popolazione americana. Il volume ripercorre la storia dell'emigrazione italiana negli Usa dalle origini sino a oggi: dalla grande ondata fra Otto e Novecento al formarsi di comunità etniche, alle correnti politiche in esse prevalenti, alle discriminazioni, al consolidarsi dello stereotipo del mafioso, alla progressiva americanizzazione del secondo dopoguerra. E' poi tratteggiato un quadro sintetico della cultura italo-americana nei suoi diversi aspetti: l'istruzione, il rapporto con la lingua italiana, il ruolo del teatro e della musica, l'immagine dell'italo-americano nel cinema.

Matteo Pretelli, assegnista di ricerca nell'Università di Trieste, insegna Storia italiana nel Dickinson College di Bologna. Ha pubblicato "Gli italiani negli Stati Uniti del XX secolo" (con A. Ferro, Centro Studi Emigrazione, 2005), "Fascismo e italiani all'estero" (Clueb, 2010), "L'immigrazione negli Stati Uniti" (con S. Luconi, Il Mulino, 2008).

 

Collana "Universale Paperbacks il Mulino", Bologna, Il Mulino, pp. 216, € 13,00.