Il capolavoro di Mediaset è l’ascesa di Marco Carta […] La vittoria di Carta [al Festival di Sanremo del 2009, N.d.R.] incorona un iter meraviglioso, mitico, della trasformazione dell’esistenza e dell’ascesa alla gloria suprema. La vittoria di Sanremo apre tutte le porte delle manifestazioni canore, della stampa, dei canali locali e nazionali.
Carta diventa un messaggero, un angelo del miracolo Mediaset che giunge a tutta l’Italia. Non diversamente dagli «eroi» del regime fascista, coperti di medaglie, spesso prese senza meriti, se non politici, che giravano l’Italia per illustrare a città e paesi la gloria eterna del regime. Carta esibisce il suo canto e Sanremo e la sua «corona» carismatica. È una risorsa che si trasfigura in autorità politica, se indirizzata opportunamente. Il Charismatismus si esprime, secondo Weber, con «fiammate» che poco hanno in comune con la ratio e vanno in senso contrario al pubblico che si forma la cultura politica e civile sulla lettura. Carta raggiunge milioni di spettatori. La corona della gloria di Carta, la vittoria nel Festival, e propiziata dalla grande protettrice, dal «mondo di Mediaset» e, eminentemente, dal gran patron, Berlusconi, leader indiscusso della coalizione del Popolo della Liberta. Amici e Uomini e donne non potrebbero esistere senza lo spirito imprenditoriale di Fininvest e Mediaset, l’ispirazione suprema del loro capo e della sua équipe, il loro cuore generoso.
È una posizione conquistata e mantenuta con grandi sacrifici e grazie a una strenua lotta contro i nemici politici dai quali va difesa. Fininvest e Mediaset l’hanno proclamato alla nazione. Ne hanno fatto un preciso tema politico, ben riconoscibile, con formule semplici e dirette. Marco Carta e il capolavoro politico di Mediaset. E giovanissimo e orfano. Lavorava come garzone di un parrucchiere per signore. Un’attività connessa direttamente al mondo dell’apparenza e dei media. Proviene dalla Sardegna, provincia lontana e derelitta. Ha studi modesti. Ma ha le physique du rôle. È minuto, col volto scavato, esile. L’origine e importante per intessere la narrazione, l’ascesa dal nulla, dalla solitudine dell’orfano senza affetti, a vincitore di Amici. Il «miracolato» e malleabile. Aspetto decisivo per modellare il personaggio. Sempre deferente e supino, devotissimo al bene che riceve, prono davanti a Maria. Se Carta si eleva alla gloria, Mediaset si innalza, per il miracolo musicale e sociale che realizza e la promessa politica che suggerisce.
[da L'irresistibile ascesa di Marco Carta, "il Mulino", n. 3/2009, pp. 517-522]
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