La protesta dei camionisti canadesi è, per ora, l’evento politico più importante dell’anno in Nord America. Per quasi un mese Ottawa è stata, per così dire, sotto assedio, con manifestazioni ogni weekend e con grandi camion accampati sulle strade principali e intorno al Parlamento, in un escalation di tensione che ha pian piano coinvolto anche i cittadini della capitale, estenuati dalla vicenda.
Motivo scatenante è stata l’ordinanza che dal 15 gennaio scorso ha imposto l’obbligo per i camionisti che attraversano la frontiera tra Canada e Stati Uniti di essere vaccinati – o in alternativa di rimanere in quarantena per due settimane al momento del rientro in Canada. Nulla di stupefacente, se consideriamo che in Ontario, ancora a gennaio, mentre in Europa tutto veniva tenuto aperto, è stato imposto un lockdown contro l’avanzare di Omicron. Ciò ha provocato le ire di alcuni camionisti, ma, va sottolineato, non certo di tutti, dal momento il 90% di loro è vaccinato e il sindacato di categoria si è schierato in maniera netta contro la protesta.
La destra populista però ha colto al volo l'opportunità: tra i padrini politici del cosiddetto «Freedom Convoy» (Il convoglio della libertà) spiccano Maxime Bernier, ex deputato conservatore e fondatore del partito di destra radicale People’s Party, e James Bauder, protagonista un paio di anni fa nel movimento United We Roll, una sorta di gilet gialli canadesi ma con venature molto evidenti di razzismo e suprematismo bianco. Le proteste sono continuate e sono anzi aumentate di intensità, con repliche dal successo modesto a Toronto, Vancouver, Winnipeg. Governo federale e polizia locale hanno chiaramente sottostimato la situazione, pensando a una normale manifestazione e non immaginando che si sarebbe trasformata in un assedio, lautamente finanziato sia internamente sia, soprattutto, da donazioni provenienti dagli Stati Uniti, dove la vicenda è seguita con grande attenzione soprattutto da canali Tv come Fox News e dove ha subito trovato l’appoggio di Trump e Ted Cruz.
Le dimostrazioni non sono state una rivendicazione di categoria per proteggere i lavoratori, ma sono diventate un momento di aggregazione e di protesta contro il governo e, più in generale, l’establishment politico
Le dimostrazioni fin da subito non sono state una rivendicazione di categoria per proteggere i lavoratori – le personalità coinvolte sono radicalmente contro i diritti dei lavoratori e, come detto, il sindacato si è detto contrario alla protesta. Sono invece diventate un momento di aggregazione e di protesta contro il governo, contro le regole e per una supposta «libertà assoluta» e, più in generale, contro l’establishment politico. I Conservatori, pur non prendendo una posizione ufficiale a sostegno dei manifestanti, hanno ripetutamente ammiccato alla folla. Alberta e Ontario, entrambe governate dai Conservatori, hanno deciso di rimuovere qualsiasi tipo di restrizione per i non vaccinati; e le ripercussioni del movimento si sono fatte sentire anche al vertice del partito, dove proprio nel mezzo della protesta è stata nominata leader ad interim una «trumpiana» come Candice Bergen, e dove il favorito per diventare il prossimo leader è ora Pierre Poilievre, uomo di destra che ha inaugurato la sua campagna lanciando una petizione per togliere qualsiasi restrizione legata al Covid. Il rischio è che, come nel caso dei Tea Party negli Stati Uniti, l’ondata movimentista e radicale prenda le redini ideologiche della destra istituzionale – che in Canada ha già espresso un premier che negava il cambiamento climatico come Harper e il populismo rampante dei fratelli Ford.
La protesta ha i tratti classici della destra populista attuale, da Trump a Bolsonaro, contraria a restrizioni, vaccini, scienza e, come detto, con tratti intollerabilmente razzisti. Sarebbe però un errore catalogare il tutto come semplice QAnon. Va intanto notato che quasi un terzo della popolazione canadese ha espresso una qualche forma di simpatia per il tema delle manifestazioni, anche se non necessariamente per i mezzi utilizzati. Più in generale, il relativo successo di queste iniziative pare indicare che il “momento populista” è tutt’altro che finito – come era d’altronde facilmente prevedibile, non essendo state date risposte adeguate alle cause che lo hanno generato.
Il tentativo da parte di Trudeau, non certo unico tra i leader occidentali, di usare i no-vax come capro espiatorio dei modesti risultati del governo nella lotta alla pandemia non ha generato i risultati sperati, così come d’altronde le cultural wars contro i supporter di Trump da parte dei media mainstream e dei democratici non hanno portato alla loro marginalizzazione. Le forme di questo malessere generalizzato sono spesso repulsive, ma lo sono anche perché questo disagio è lasciato generalmente senza risposta, mentre è la destra a cavalcare la tigre dello scontento che il Covid ha ulteriormente aumentato.
Le forme di questo malessere generalizzato sono spesso repulsive, ma lo sono anche perché questo disagio è lasciato generalmente senza risposta, mentre è la destra a cavalcare la tigre dello scontento che il Covid ha ulteriormente aumentato
Non a caso, tra i più agguerriti sostenitori delle dimostrazioni ci sono il discusso ultra conservatore Jordan Peterson e l’anarco-capitalista Elon Musk, in una commistione solo in apparenza irrazionale tra i promotori di una società superorganizzata e tradizionalista e coloro che vedono nello Stato, ma ormai anche apertamente nelle regole della democrazia, un ostacolo alla libertà illimitata.
Per risolvere il blocco di Ottawa, Trudeau ha infine fatto ricorso a poteri emergenziali, come già fece suo padre per combattere il terrorismo in Québec. Sono stati tagliati i fondi e dato il permesso alle banche di bloccare gli account che finanziano il Freedom Convoy, un atto repressivo potenzialmente gravido di conseguenze sullo svolgimento della vita democratica. La polizia finalmente ha cominciato a sgomberare le strade della capitale. Ma, ormai è chiaro, pensare di risolvere la radice di questi problemi come se si trattasse semplicemente di ordine pubblico non porterà certo risultati duraturi.
Riproduzione riservata