La piazza e le urne. “Penso che la vigilia di questo appuntamento con la storia debba essere accompagnata da una colonna sonora adeguata”, scriveva su Twitter Mohammed Salem la notte prima dell’inizio delle elezioni. Salem, in arte Sandmonkey, è un attivista di piazza Tahrir - l’epicentro della rivolta egiziana scoppiata nel gennaio scorso - che ha deciso di debuttare in politica candidandosi a Heliopolis, il benestante distretto cairota dove fino a nove mesi fa viveva anche il deposto rais. Si va da dalle classiche canzoni di Oum Kalthoum, la stella d’Oriente della musica araba, a We are the Champions. Una play-list eterogenea che rappresenta il complesso popolo egiziano, diviso tra coloro che si mettono in fila ai seggi ancora prima che questi aprano e quanti, decisamente meno, non vogliono spostarsi da piazza Tahrir, considerando queste elezioni illegittime. Inizia così la due giorni elettorale con la quale l’Egitto intraprende il sentiero che porterà alla creazione del nuovo Parlamento. Un lungo cammino composto da una serie di tappe intermedie che terminerà la prossima primavera. Visto che non ci sono abbastanza giudici per vigilare tutti i seggi del Paese, in questa prima chiamata sono stati convocati alle urne solo gli elettori di nove governatorati, mentre agli altri è stato dato appuntamento per il 14 dicembre e il 3 gennaio. Solo allora si saprà con certezza la composizione del Maglis al Shaab, la Camera bassa del Parlamento egiziano, alla quale dovrà poi sommarsi la Shura, la Camera alta, che sarà eletta tra gennaio e marzo.
Erano trent’anni che gli egiziani non andavano veramente a votare, limitandosi, i pochi che lo facevano, a mettere in un’urna un foglio privo di significato. Questa volta, invece, la speranza e la consapevolezza della portata del voto ha portato l’affluenza alle stelle, oltre il 70% secondo le prime stime. Sin dalle prime ore di lunedì mattina si sono formate file lunghissime davanti ai seggi. Nelle chiacchiere scambiate in fila i temi più ricorrenti - emozione e portata storica dell’evento a parte - rimandavano al ruolo dei militari nel nuovo Paese e, specie nei quartieri più benestanti, a quello degli islamisti. Questi, soprattutto Libertà e Giustizia, il partito della Fratellanza Musulmana i cui membri presenziavano in tutti i seggi, sono stati accusati di aver in qualche modo condizionato il voto, cercando di accaparrarsi la preferenza di anziani e meno abbienti. Ai primi è stato proposto un servizio di accompagnamento gratuito ai seggi, mentre ai secondi sono arrivati chili di carne e altri generi alimentari, soprattutto in occasione delle feste musulmane precedenti alle votazioni. Anche se in maniera meno evidente, a violare il fairplay elettorale sono state anche alcune istanze secolari, come l'invio di sms per aggiudicarsi preferenze preziose per limitare la vittoria della Fratellanza (alla vigilia data per scontata). A vigilare le operazioni di voto sono stati migliaia di giudici, ai quali si sono sommati tanti semplici cittadini che dalle prime ore del mattino hanno iniziato a denunciare con il loro telefonino vere o presunte violazioni ai seggi.
Seduto su una sedia d’epoca messa a disposizione degli elettori dal proprietario di un negozio di antiquariato, l’anziano signor Ahmed ha cercato di segnare su un quaderno il numero delle sue coetanee che si mettevano ad aspettare nella fila riservata alle donne. “Fino ad ora sono l’unico del quartiere a ricordarsi la rivoluzione del 1919”, dice orgoglioso. A fotografarlo, davanti a lui, è Anwar, sessant’anni più giovane, che ha in mano un iPad. In un quartiere più popolare, il signor Mohammed ha invece preso un sacchetto chiedendo agli elettori in arrivo di lasciarci un sassolino. Dopo due ore si erano riempiti dieci sacchi e Mohammed ha rinunciato a contare i sassi. Chiuse le porte dei seggi, le urne, sigillate con della cera di candela e scortate da militari, sono caricate su autobus diretti nel centro di scrutinio. Sandmonkey fotografa quegli autobus con il suo cellulare e va verso Tahrir. “Teniamo gli occhi aperti, ragazzi”, scrive su Twitter, “i giochi iniziano ora, se ci saranno frodi sarà nelle prossime tre ore”.
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