Crisi greca, l’emergenza è sanitaria: boom di Hiv tra i tossicodipendenti di Atene. Allarme Hiv ed epatite C tra i tossicodipendenti greci. Mentre da Berlino parte la richiesta che la Grecia non assuma la presidenza di turno dell’Ue il prossimo primo gennaio, ecco detonare i riverberi della crisi nella quotidianità dei cittadini. E se il luogo in questione è una città monstre di nome Atene nella cui area metropolitana vive la metà degli undici milioni di cittadini greci, ecco che i numeri diventano imponenti. In base a un report che la Athens University Medical School ha inviato al Parlamento, nuove sequenze di Hiv sono state introdotte nel Paese dopo il 2010 probabilmente dall’Asia, un’emergenza in concomitanza con un’altra, quella economica, che ha fatto saltare numerosi meccanismi di cura e prevenzione. Secondo i dati l’incidenza di infezione è aumentata del 1500% tra gli utenti nel solo annus horribilis 2011. La prevalenza del virus nei tossicodipendenti nel 2011 è aumentata rapidamente dallo 0,8 al 4,4%. Nella zona di Atene ha raggiunto l’8,1%. Allo stesso tempo si registra una crescita rapida nella diffusione dell’epatite C tra i tossicodipendenti. Alla luce di questi numeri è stato lanciato il programma Arisototele proprio in collaborazione con la Athens University Medical School per la distribuzione gratuita di aghi e siringhe: secondo il ministero ad Atene le siringhe distribuite sono state 61.516 nel 2010 e 404.124 nel 2012.
In un paper ufficiale del Segretariato generale della Sanità si sottolinea che «in un contesto di crisi economica e sociale, con tassi molto elevati di disoccupazione, i tossicodipendenti, per la maggior parte già disoccupati, perdono la loro motivazione per il trattamento di disintossicazione». È pertanto molto facile che si rafforzi in loro la tendenza ad astenersi dal prendere misure immediate per proteggere la propria salute. In modo particolare nel bacino di Atene sono aumentati i suicidi, rafforzati anche dal sempre più crescente consumo di sostanze stupefacenti, ma si registra anche una pericolosissima condivisione di aghi, l’uso parallelo di diverse sostanze, ricorrendo anche a nuove a buon mercato ma di bassa qualità. Il riferimento secondo il Ministero della Salute è a droghe sintetiche, come la Sisha formata di cristalli di metamfetamine, che si trova facilmente nelle strade della movida di Atene. Il macrodato su cui riflettere è che la crisi economica sta già alterando in modo sostanziale anche diversi aspetti del problema della droga. «Vi è un urgente bisogno di azioni che prevengano la diffusione di malattie infettive, che riducano i rischi per la salute pubblica, avvicinando gli utenti a programmi di trattamento, mantenendo viva la prospettiva di guarigione e di integrazione», ha sottolineato il ministro della Salute Adonis Georgiadis.
E mentre si apprende che nella lista dei più ricchi del pianeta stilata da Forbes compaiono ben sei cittadini greci, con patrimoni che vanno da 1,3 a4 miliardi di dollari, il comparto sanitario rimane uno dei settori più critici in Grecia per via dei tagli orizzontali che stanno investendo tutti i ministeri. Secondo una rilevazione dell’Ocse, la nuova stretta sui fondi che il governo si prepara a effettuare coinvolgerà 500mila disabili circa le pensioni ma soprattutto l’intero sistema dell’assistenza sanitaria. In sostanza lo studio indica tutte le prestazioni non contributive concesse in base al reddito, al fine di sostenere i bacini più vulnerabili della popolazione (il che, naturalmente, influenzerà il numero definitivo dei beneficiari). In particolare, secondo il rapporto, le principali proposte elencate riguardano: la creazione di un unico assegno di invalidità da 500 euro che rimuoverà tutte le altre impostazioni individuali; l’estensione dei benefici sulla base di criteri di reddito di disoccupazione e soggette a disponibilità al lavoro; bonus di 200 euro al mese corrisposto a chi abbia un reddito annuo di 10.000 euro.
Il tutto con l’ombra della disoccupazione che si staglia minacciosa sul Paese, con la percentuale record del 27,1% registrata nel secondo trimestre del 2013, in calo rispetto al 27,4% del trimestre precedente ma in aumento rispetto al 23,6% del trimestre di un anno fa. Secondo i dati dell’Autorità di statistica greca (Elstat) durante il secondo trimestre del 2013 il numero degli occupati è stato pari a 3.632.184 persone e quello dei disoccupati a 1.350.435. L’occupazione è cresciuta dell’ 1% rispetto al trimestre precedente ed è diminuita del 4,2% rispetto al secondo trimestre del 2012, mentre il numero dei disoccupati è sceso dello 0,4%. I dati suggeriscono che il tasso di disoccupazione per le donne (31,1%) è significativamente più elevato rispetto agli uomini (24,1%). Inoltre, il più alto tasso di disoccupazione è tra i giovani compresi fra i 15 e i 24 anni (59,0%), e tra le giovani donne raggiunge il 65,1%.
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