n° 1
Guarire le nostre democrazie

Questo primo fascicolo del 2021 si presenta con una nuova veste grafica, arricchita da un’illustrazione ispirata dall’assalto del Campidoglio avvenuto all’inizio dell’anno. L’immagine che si riflette nel vetro in frantumi esprime efficacemente la scoperta di una vulnerabilità che non riguarda soltanto la democrazia statunitense. Tale consapevolezza è maturata negli ultimi due decenni, quando ci è toccato assistere allo sgretolarsi di buona parte delle certezze economiche e politiche che ci avevano accompagnato dalla fine della Guerra fredda all’inizio del nuovo secolo. Se il liberalismo è in crisi, se le democrazie appaiono fragili e instabili come non lo erano da decenni, occorre darsi da fare per individuare i punti deboli, scovare le crepe che ancora non si sono allargate, per predisporre i rimedi. Questo è il tema intorno al quale ruotano buona parte degli interventi di questo fascicolo: guarire le nostre democrazie
Con questo numero festeggiamo settanta anni dalla fondazione della rivista: ci è sembrato che il modo migliore per ringraziare le diverse generazioni di lettori che ci hanno sostenuto, e quelli che ancora oggi lo fanno, molti dei quali si sono avvicinati alla rivista solo di recente, fosse di non fermarci, e di proporre una rivista completamente rinnovata. In un momento difficile per le cose a cui teniamo di più ci siamo detti che non potevamo cedere alla rassegnazione o alla paura, e che fosse arrivato il momento di dare un nuovo slancio al nostro impegno civile.

Indice del fascicolo 1/21

Editoriale

L'età della frattura e la crisi del liberalismo

Mario Ricciardi

Guarire le nostre democrazie

Il grande esodo. Perché le classi deboli si stanno allontanando dai partiti di sinistra?

Carlo Trigilia

L'Italia e il futuro possibile. Uno sviluppo per unire crescita, coesione sociale e sostenibilità

Francesco Ramella

Ridare fiato al paese, da sud a nord. Ripartire dalla pandemia, tenendo insieme sviluppo e riduzione dei divari

Gianfranco Viesti

L'antipolitica dell'antipolitica. Una rappresentanza al massimo della sua tensione

Piero Ignazi

L'era populista e la pandemia. Un’alternanza tutta italiana tra populismo e tecnocrazia

Gianfranco Baldini

Se la pandemia fa scuola. Disuguaglianze, partecipazione e inclusione dal banco allo schermo

Rossella Ghigi, Mauro Piras

Gli insegnamenti dell'emergenza. Ripensare i tempi del lavoro e della cura, fuori e dentro la famiglia

Manuela Naldini

L'informazione come sistema. Tra contraddizioni da risolvere e bisogni condivisi

Luca Barra

Una presidenza da ricostruire. Quattro anni per curare le ferite dell’era Trump

Raffaella Baritono

Europa e Stati Uniti. Le prospettive delle relazioni transatlantiche nell’era Biden-Harris

Alessandra Bitumi

La politica economica europea. Nulla come prima?

Francesco Saraceno

L'Unione Europea tra urgenze e rilancio. Le risposte politiche che non possono fallire

Pier Virgilio Dastoli, Guido Formigoni

intervista

Julia Cagè

Gilles Gressani

profilo

Arthur M. Schlesinger Jr.

Marco Mariano

l'anno scorso a Marienbad

Il Mulino e la nuova frontiera. Sessant’anni dopo

Umberto Gentiloni Silveri

cronologia

Settant'anni di una rivista

Bruno Simili

macinalibro

Quale capitalismo per il futuro?

Roberto Pedersini

idee

Per un reddito universale di base globale. Una scelta politica, una proposta realizzabile

Gianluca Grimalda


Gli altri fascicoli dello stesso anno

Ricostruzioni
n° 4

Ricostruzioni

Ricostruire: dopo una guerra, dopo una carestia, dopo un disastro naturale come un terremoto o un'alluvione. E, naturalmente, dopo una pandemia. Rimettere in moto processi virtuosi per ridare luce a un futuro per le nostre comunità, per una società più equa e un'economia più sostenibile.
Che succede a destra?
n° 3

Che succede a destra?

Che cosa si sta muovendo nello schieramento politico che solitamente chiamiamo «destra»? Mentre va a chiudersi la lunga e rilevante parentesi berlusconiana, c’è chi tenta di imporsi come nuovo leader, sia all’opposizione sia all’interno della compagine governativa. Nel complesso, emerge ancora una volta la difficoltà che si riscontra in Italia di mettere insieme un’area di conservatorismo simile a quella presente altrove. Nel frattempo, le forze politiche della destra italiana presenti in Parlamento sembrano restare ancora legate a formazioni che faticano a rimanere nei confini di una democrazia.
Brexit per davvero
n° 2

Brexit per davvero

L’osservazione di Dahrendorf secondo cui i referendum popolari non sono strumenti adatti a risolvere le crisi di identità delle nazioni, ha trovato conferma in questi mesi in cui abbiamo visto il processo della Brexit andare avanti, fino a raggiungere il suo punto di svolta, aggravando le diverse crisi che ormai minacciano la sopravvivenza stessa del Regno Unito e della sua monarchia. La mossa disperata degli antieuropeisti, inseguire una indipendenza illusoria per guadagnare qualche piccolo beneficio economico, 

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