La lingua come fondamento della comunità
I cambiamenti che hanno investito il mondo, la società e le nostre conoscenze negli ultimi decenni hanno ridefinito il ruolo che le lingue svolgono nella comunicazione umana. Una volta di più ha trovato conferma l'assoluta centralità del rapporto tra lingua, società e naturalità degli esseri umani.
Su tale rapporto fondamentale, e sulla complessa trama di temi che gravitano intorno ad esso, si sofferma in queste pagine il nostro maggiore linguista, Tullio De Mauro. Una riflessione che oltrepassa l'orizzonte linguistico e diventa storia culturale e politica. Ne risulta una lettura ricca di suggestioni, all'interno della quale trovano posto Aristotele e Wittgenstein, Borges e Einstein, la Costituzione e la Dichiarazione dei diritti dell'uomo.
Tullio De Mauro è autore di libri tradotti in molte lingue. Tra le sue opere ricordiamo la "Storia linguistica dell'Italia unita" (X ed., Laterza, 2008) e il "Grande dizionario italiano dell'uso" (7 voll., Utet, 1999-2003). Con il Mulino ha pubblicato anche "Parole di giorni lontani" (2006).
Collana Voci, Bologna, Il Mulino, pp. 80, euro 9.
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