Sogni e spavalderie di chi si inerpica nella vita pedalando col vento in faccia, paura e senso del dovere della staffetta partigiana che pedala per la libertà d'Italia, emozioni di gente comune che inforca la bici per svago o per dovere. I brani raccolti in questo volume - tratti da diari conservati presso l'Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano - parlano di un mezzo di locomozione che ha rivoluzionato i costumi del nostro paese. Pericolosa incarnazione della modernità, "macchina infernale" proibita alle donne e ai sacerdoti, la bicicletta è dapprima mezzo aristocratico, al di là delle disponibilità economiche dei più. Poi, col Novecento, diviene democratica: è il mezzo di trasporto preferito di impiegati e di operai, persone qualsiasi che facilmente si identificano negli eroi di quel Giro d'Italia che inizia a entusiasmare gli animi. Parlare della bicicletta, dice Marc Augé - e lo ribadisce Stefano Pivato nel saggio introduttivo - non significa soltanto rievocare ricordi personali, ma ripercorrere una storia condivisa da milioni di altre persone. Così la dimensione autobiografica di queste pagine si apre, prende respiro e ci regala un quadro inedito della nostra storia recente. Tracciato da un punto di vista particolare e privilegiato: il sellino della bicicletta.
Stefano Pivato insegna Storia contemporanea nell'Università di Urbino. Con il Mulino ha pubblicato "Il nome e la storia. Onomastica e religioni politiche nell'Italia contemporanea" (1999), "La storia leggera. L'uso pubblico della storia nella canzone italiana" (2002) e "Il Touring Club Italiano" (2006). Loretta Veri segue l'attività dell'Archivio Diaristico dal 1987. Ha curato la pubblicazione del diario di Orlando Orlandi Posti, "Roma '44" (Donzelli, 2004) e, con N. Cangi e B. Piccinelli, la raccolta antologica "Lontana terra" (Terre di mezzo, 2005). Dirige la collana "Autografie" (Forum Editrice). Natalia Cangi, presidente della Commissione di lettura del Premio Pieve, si occupa dell'attività della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale dal 1991. Ha curato, con L. Veri e B. Piccinelli, la raccolta antologica "Lontana terra" (Terre di mezzo, 2005).
Collana "Storie italiane", Bologna, il Mulino, pp. 248, euro 20.
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