«Soltanto in Occidente si sviluppano la scienza dello Stato e dell’amministrazione, la politica come patto costituzionale e come tecniche di rappresentanza, l’impresa capitalistica, la gestione razionale del lavoro: non nei secoli che hanno seguito la scoperta dell’America ma in un arco che partendo dall’antichità classica ha il suo epicentro tra il cosiddetto medioevo e l’età moderna. Questa è l’eredità dell’uomo occidentale che ora viene messa in discussione nell’età della globalizzazione»
Paolo Prodi è professore emerito dell’Università di Bologna e presidente della Giunta centrale per gli studi storici. Tra i suoi libri per il Mulino: «Il sacramento del potere» (1992), «Una storia della giustizia» (2000), «Il sovrano pontefice» (2006), «Settimo non rubare» (2009).
Storia moderna o genesi della modernità?, Collana "Forum", Il Mulino, 2012, pp. 240
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