Nel 1906 il medico tedesco Aloysius "Alois" Alzheimer descrisse un processo di disfacimento cellulare mai ancora osservato. Nel 1910 Emil Kraepelin, per l’ottava edizione del suo manuale di psichiatria, coniò l’espressione "Alzheimerische Krankheit", denominando così una patologia destinata a diventare famosa. Ma che cosa aveva realmente osservato Alzheimer? Si trattava davvero di una malattia? Il libro ripercorre la storia delle ricerche sulla malattia di Alzheimer, dal primo caso clinico alla sua attuale definizione internazionale. L’analisi storica mostra al lettore come alla comunità scientifica europea dei primi decenni del ventesimo secolo fossero già note molte delle domande che ancora oggi guidano la ricerca medica.
Matteo Borri svolge attività di ricerca all’Università di Ginevra e insegna presso la Sapienza - Università di Roma. Si occupa di storia delle neuroscienze e di patologie mentali. Sta ultimando una ricerca su "Arti della Memoria e Neuroscienze" con una borsa di studio Balzan.
Storia della malattia di Alzheimer, Collana "Saggi", Il Mulino, 2012, pp. 184
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