Questo articolo fa parte dello speciale Le librerie indipendenti in Italia
Brivio è un nome, a partire dall’Unità d’Italia, indiscutibilmente collegato alla storia libraria e commerciale della città di Aosta, in particolare al suo centro principale, l’allora Place Charles-Albert – ora intitolata all’eroe della Resistenza valdostana nonché pensatore federalista Emile Chanoux – dove il negozio fu originariamente collocato. Già nel febbraio 1892 la libreria si segnalava sulla stampa locale per la vendita della seconda edizione della Storia della Brigata Aosta in dispense; mentre del proprietario Giuseppe Brivio si hanno notizie nel settembre 1894, quando partecipò al Congresso librario tipografico al Palazzo Dugnani a Milano, manifestando evidentemente una sensibilità di carattere nazionale per la sua attività nel mondo editoriale.
Allora la libreria di Brivio doveva già essere, in effetti, un punto di riferimento non solo culturale ma anche educativo per la cittadinanza aostana (e valdostana tout court). Ad esempio, sul periodico locale “Le Mont Blanc” il 27 novembre 1896 si pubblicizzava un “elegante album”, prodotto dallo stabilimento Tipo-litografico Lobetti-Bodoni di Saluzzo, di cartoncini tipo “Bristol” disegnati per la costruzione di solidi geometrici da parte di giovani studenti, esercizio definito “un’importante parte del lavoro manuale, molto raccomandato dalla moderna pedagogia”.
Brivio già allora si collocava attivamente nel dibattito pubblico del capoluogo montano: nell’agosto del 1895, ad esempio, ospitò una curiosa campagna di sottoscrizioni volontarie, organizzata dal periodico locale “L’Alpino”, per limitare l’accattonaggio, ritenuto responsabile di cattiva fama per la città soprattutto presso i “forestieri” (presumibilmente i turisti), consentendo di spostare i suddetti poveri al Cottolengo attraverso il finanziamento delle rette.
La lettura doveva, evidentemente, costituire un’abitudine piuttosto diffusa per i cittadini di Aosta, marcando con questa inclinazione intellettuale una distanza rispetto ai costumi del mondo agricolo della Valle – per quanto le tradizionali scuole di villaggio e poi rurali avessero consentito un grado di alfabetizzazione piuttosto alto anche nel territorio alpestre, come sottolineava il “Bulletin de la Ligue Valdotaine” del 28 novembre 1922. Ma a leggere – e quindi anche ad acquistare libri da venditori come Brivio – dovevano essere pure, in particolare, i primi turisti che popolavano città e vallate valdostane, spesso comprensibilmente in ragione del loro status elevato per ceto e censo. E tra questi ultimi, oltre probabilmente a esponenti del notabilato, si annoverò anche un’altezza reale, la regina Margherita, che avrebbe legato il suo nome alle montagne locali per via della sua passione alpinistica, oltre che per aver fatto realizzare a Gressoney-Saint Jean il castello Savoia.
Nel 1925 la scomparsa di Giuseppe Brivio appare in un necrologio del “Giornale della libreria” (p. 106), organo ufficiale dell’Associazione italiana editori. La successiva gestione dovette sviluppare il servizio di carattere scolastico, come risulta da una pubblicità nella “Revue diocesaine d’Aoste” del 15 ottobre 1930, che sottolineava come nei negozi “trovansi in vendita tutti i libri di Stato occorrenti alle scuole elementari e rurali”.
Durante la Seconda guerra mondiale è segnalata anche una chiusura temporanea di quindici giorni della libreria, secondo l’ordinanza del Commissario prefettizio “per inosservanza delle disposizioni precedentemente impartite per la decorosa, igienica sistemazione della suddetta libreria” (come riportava il settimanale cattolico “Augusta Praetoria” il 22 aprile del 1942). Sarebbe, comunque, interessante poter approfondire le ragioni che dettarono la chiusura da parte delle autorità fasciste.
Agli inizi degli anni Cinquanta Brivio si dovette impegnare anche direttamente nell’ambito delle pubblicazioni, risultando editore di un volume di A. Christillin dal titolo Panorama des poètes du Val d’Aoste, opera che secondo “La Regione - La Région” (24 novembre 1954) era passata quasi inosservato, probabilmente per essere scritta in francese, lingua ritenuta ormai poco conosciuta – sempre secondo il giornale valdostano – tra le giovani generazioni, ma meritevole per aver recuperato una produzione letteraria locale.
A cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta la libreria ospitava anche gli uffici succursali del Touring club italiano, registrando così anche il flusso di soci e turisti
A cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta la libreria ospitava anche gli uffici succursali del Touring club italiano, registrando così anche il flusso di soci e turisti. Del resto, già alla fine degli anni Dieci Brivio aveva ospitato le iscrizioni per le competizioni organizzate dall’allora Sport club Aosta, come risulta ripetutamente dalle inserzioni sui periodici valdostani “Le Duché d'Aoste”, “Le Pays d'Aoste”, “Le Mont Blanc” e “La Tranchée Valdôtaine”.
Nel 1974 la famiglia di Bobo Pernettaz e Margherita Fosson entrò in possesso della storica libreria e sotto la loro conduzione fu aperta una nuova succursale cittadina al numero 2 di Corso Lancieri. La libreria in quegli anni fu assai attiva anche sul piano della pubblicistica, ad esempio segnalando frequentemente volumi all’interno della rubrica “I libri più venduti della settimana” de “Il Monitore Valdostano”.
Attualmente i titolari della libreria sono Romaine Pernettaz, Sonia Romeo e Marco Renda; in quest’ultima fase di esistenza Brivio ha ulteriormente differenziato l’offerta commerciale libraria: mentre la sede originaria in Piazza Chanoux propone un catalogo generalista, offrendo in più l’organizzazione di molteplici incontri con gli autori, realizzati in una suggestiva piazzetta interna, la cartolibreria di Corso Lancieri ha sviluppato una propria specificità nell’ambito dell’editoria scolastica, libri per bambini, cancelleria e giochi da tavolo.
Sul sito Briviodue i tre soci si dichiarano “fieramente indipendenti”, sottolineando anche l’apporto in termini di “social responsability” dei negozi indipendenti nel creare posti di lavoro sul territorio: “Infatti ogni estate noi scegliamo di assumere ragazzi universitari per foderare e preparare i libri che consegniamo in tutte le istituzioni scolastiche”, concludono. E quanto alla ormai tradizionale attività di promozione di eventi si considerano ormai “un’agorà culturale”.
Ma nelle sensazioni dei titolari emergono anche le criticità attuali del servizio librario, “dovute alla paura della clientela rispetto al futuro così nebuloso e ansioso. Possiamo contare molto sulla nostra offerta e sulla tenacia nell’avvicinare i clienti attraverso ogni forma di social e portando fuori dal negozio i nostri prodotti. Le nostre iniziative – concludono – sono rivolte alla promozione di autori, soprattutto del territorio”.
Brivio ha da tempo inaugurato la rassegna letteraria “Incontri con l’autore”, una serie di appuntamenti pubblici, diffusi anche su YouTube, in cui, in forma di interviste, si realizzano approfondimenti su nuove pubblicazioni
Così Brivio ha da tempo inaugurato la rassegna letteraria “Incontri con l’autore”, una serie di appuntamenti pubblici, diffusi anche su YouTube, in cui, in forma di interviste, si realizzano approfondimenti su nuove pubblicazioni confrontandosi in libreria con scrittrici e scrittori e animando così il dibattito culturale cittadino; e, tra l’altro, diversi di questi autori sono giovani, alcuni di origine valdostana.
Dall’altra parte, anche l’editoria scolastica si conferma al centro degli interessi degli attuali proprietari, i quali sempre nel sito sottolineano: “Gli insegnanti, i bambini, i ragazzi sono il nostro mondo. Lo sono da sempre, da quando siamo nati”. Anche in questo settore educational Brivio manifesta l’intenzione di mantenere un approccio attivo e propositivo, a fianco dei docenti: “Ci occupiamo di scegliere con insegnanti e dirigenti i libri di testo che accompagneranno la formazione dei futuri adulti – dichiarano –, per questo per noi è prima di tutto una missione a cui dedichiamo impegno e studio”.
Infine, merita di essere segnalato il gruppo Facebook “Brivio con le insegnanti per la didattica”, dove si possono trovare indicazioni su formazioni gratuite, gruppi di lettura, novità rispetto ai testi scolastici, supporto post adozione libri, news editoriali ecc.
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