Queste pagine ci offrono una ricostruzione culturale e semantica del monoteismo a partire dai suoi primissimi esordi nell'antico Egitto. Nel contesto di quel mondo politeista, l'affermarsi dell'idea di una Verità esclusiva rappresentò una novità radicale e rivoluzionaria, che andò a contrapporre Dio a tutto ciò che non è Dio,
e la religione a tutte le altre forme di credenze, che presero a essere rifiutate in quanto superstizione, paganesimo o eresia. Tratto distintivo del monoteismo delle origini - sottolinea l'autore - non è l'"unicità" di Dio, che è un concetto filosofico, ma la "differenza" di Dio rispetto a tutti gli altri dèi. Ricollegandosi a "Non avrai altro Dio", Assmann riprende qui il tema del monoteismo per chiarirne magistralmente la vicenda storica.
Jan Assmann è professore emerito di Egittologia nell'Università di Heidelberg. E' autore di molti libri, fra i quali, tradotti in italiano: "La memoria culturale" (1997), "Potere e salvezza" (2002) e "La morte come tema culturale" (2002), tutti pubblicati da Einaudi, "Mosè l'egizio" (Adelphi, 2000) e "Non avrai altro Dio" (Il Mulino, 2007).
Collana Intersezioni, Bologna, Il Mulino, pp. 216, euro 15.
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