Il mito racconta che Zeus donò alla bellissima Pandora un vaso, raccomandandole di non aprirlo. Contravvenendo per curiosità al monito del dio, la giovane ne sollevò il coperchio. Fu così che tutto il male e tutto il bene del mondo si riversarono sul genere umano.
Sulla scia del racconto mitologico, Harald Weinrich ripete adesso il gesto di Pandora, lasciando che dal ricchissimo deposito delle sue letture si diffondano nove piccole storie sul bene e sul male nella cornice della letteratura di tutti i tempi. Vi si parla di sogni che durano più della realtà, della scritta INRI sulla santa croce, di ospiti che diventano nemici, di un diavolo "civilizzato", di mali fisici, morali, metafisici, accanto a molte altre narrazioni stravaganti e curiose.
Harald Weinrich, professore emerito di Linguistica e filologia romanza nell'Università di Monaco, insegna dal 1992 al Collège de France. Con il Mulino ha pubblicato tra l'altro: "Tempus. Le funzioni dei tempi nel testo" (II ed. 2004), "Il tempo stringe. Arte ed economia della vita a termine" (2006) e "La lingua bugiarda. Possono le parole nascondere i pensieri?" (2007).
Collana Intersezioni, Bologna, Il Mulino, pp. 128, euro 11,50.
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