«La scarsa cultura civica non viene solo dal passato remoto, ma anche dal passato prossimo e dal presente attraverso la politica locale tollerata dal centro. Come si può spezzare il circolo vizioso?»Non avremo una crescita solida e un’Italia più civile se nel Mezzogiorno non si avvierà uno sviluppo capace di autosostenersi. Il mancato sviluppo del Sud non dipende dalla carenza di aiuti bensì dall’incapacità della classe politica locale di creare beni e servizi collettivi, incapacità da sempre tollerata dal centro per ragioni di consenso. C’è bisogno di porre vincoli severi all’uso clientelare della spesa, ma anche di politiche attive che spingano le classi dirigenti a valorizzare il patrimonio di risorse locali: dai beni culturali e ambientali ai saperi radicati nell’università, dall’agricoltura alle vocazioni manifatturiere.
Carlo Trigilia insegna Sociologia economica nella Facoltà di Scienze politiche «Cesare Alfieri» dell’Università di Firenze, dove dirige il Centro europeo di studi sullo sviluppo locale e regionale. Per il Mulino ha pubblicato tra l’altro «Sviluppo senza autonomia» (1992) e ha curato «Le città dell’innovazione» (con L. Burroni; 2010), per Laterza «Sviluppo locale. Un progetto per l’Italia» (2006).
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