n° 6
Viaggio in Italia. Racconto di un paese difficile e bellissimo

Sessant’anni dopo Piovene si può dire qualcosa del nostro Paese ricorrendo alla formula del «viaggio in Italia». Questo numero monografico è un racconto composto lungo la Penisola grazie a una straordinaria rete di collaboratori che, il nostro Paese, lo studiano e lo analizzano per mestiere ogni giorno. Via via che arrivavano le corrispondenze dalle varie città, dalle regioni, dai territori maturava l’impressione che questo viaggio aggiungesse diversi elementi alla comprensione di un’Italia che, paradossalmente, viene descritta con regolarità da grafici e tabelle, con abbondanza di cifre e percentuali, ma che in realtà non conosciamo se non in piccola parte. Siamo sommersi di dati e conosciamo così poco quel che succede nel nostro Paese, specie nel nuovo secolo e con la grande crisi. Un paradosso che si può cogliere nella ripetitività dei commenti a molte analisi macro – dopo un rapporto annuale sull’economia, dopo un’indagine demografica, dopo l’ennesima rappresentazione statistica – e che ci conducono il più delle volte alla stessa conclusione: siamo un Paese alla deriva, destinato inesorabilmente a declinare, nonostante sacche più o meno piccole di eccellenza sparse qua e là. Ma è davvero così?

Indice del fascicolo 6/17

presentazione

Un Paese plurale, difficile e bellissimo

Gianfranco Viesti

Bologna

Bruno Simili

Modena

Mauro Tedeschini

Parma

Franco Mosconi

Pistoia

Cristina Privitera

Prato

Antonella Ceccagno

Firenze

Luigi Burroni

Pisa

Stefano Gallo

Siena

Maurizio Boldrini, Marcello Flores

L'Umbria

Daniela Luisi, Luca Martinelli

Il Lazio

Vittorio Martone

Le città della Campania

Paola De Vivo

Napoli

Luciano Brancaccio

Napoli, la città di sopra

Marcello Anselmo

Salerno

Francesco Pirone

La Calabria

Vittorio Mete

Cosenza

Domenico Cersosimo

Catanzaro

Piero Bevilacqua

Catania

Leandra D'Antone

Siracusa

Salvatore Adorno

Ragusa e gli Iblei

Saro Distefano, Francesco Raniolo

Le Madonie

Fabrizio Barca, Alessia Zabatino

Palermo

Laura Azzolina

La Sardegna

Manlio Brigaglia

La Spezia

Francesco Gastaldi

La Val Borbera

Filippo Barbera, Elena Sinibaldi

Genova

Luca Borzani

Ventimiglia

Salvatore La Mendola

Il Cuneese

Paolo Perulli

Torino

Giuseppe Berta

La Valle d'Aosta

Paolo Gheda

Varese

Gioacchino Garofoli

Milano

Gabriele Pasqui

Milano, via Paolo Sarpi

Alberto Saibene

Bergamo

Paolo Barcella

Brescia

Carlo Muzzi

Il Trentino

Pierangelo Giovanetti

L'Alto Adige

Francesco Palermo

Il Friuli

Antonio Massarutto

Udine

Roberto Grandinetti

Trieste

Romeo Danielis

Venezia

Enzo Rullani

Treviso

Giancarlo Corò, Riccardo Dalla Torre

Vicenza

Emilio Franzina

Padova

Michelangelo Savino

Ferrara

Gaetano Sateriale

La Romagna

Roberto Balzani

Le Marche

Luigi Ceccarini, Fabio Bordignon

Ancona

Franco Amatori, Roberto Giulianelli

L'Abruzzo meridionale

Giovanni Di Fonzo

Foggia e il Tavoliere

Saverio Russo

Bari

Onofrio Romano

La Murgia dei trulli

Franco Botta

Il Salento

Franco Chiarello

Taranto

Fulvio Colucci

Matera

Mariavaleria Mininni

La Basilicata

Davide Bubbico

Campobasso

Gianmaria Palmieri

L'Aquila

Giulio Breglia, Alessandra Faggian, Lelio Iapadre

Roma, la città periferica

Mattia Diletti

Roma

Fabrizio Barca, Liliana Grasso, Flavia Terribile

indice dei luoghi


Gli altri fascicoli dello stesso anno

n° 5

Dopo il saggio di apertura scritto da Pietro Rossi – sulla perdita di centralità della vecchia Europa in un mondo sempre più complesso – la sezione monografica è dedicata al Movimento 5 Stelle.

n° 4

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Come sta cambiando la dimensione urbana e quali sono i caratteri delle città che riassumono fenomeni di tipo sociale, politico ed economico diffusi nel mondo contemporaneo?

n° 2

La possibilità di essere perennemente connessi e di accedere a una grande massa di informazioni essendone noi stessi parte attiva appare oggi scontata. Le conseguenze sono di tipo diverso: spesso siamo agevolati nei nostri compiti, ma non senza pagarne un prezzo.

n° 1

Dagli esiti della politica tedesca dipenderà molto del destino dell’Europa: un quarto mandato di Angela Merkel come cancelliera potrebbe rappresentare un argine contro la marea montante dei populismi e dei nazionalismi europei.

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