editoriale
La possibilità di essere perennemente connessi e di accedere a una grande massa di informazioni essendone noi stessi parte attiva appare oggi scontata. Le conseguenze sono di tipo diverso: spesso siamo agevolati nei nostri compiti, ma non senza pagarne un prezzo. La sezione monografica di questo numero, intitolato «il molteplice della Rete», aperta da Remo Bodei, ospita contributi sull’interrealtà; sull’affettività nel tempo del virtuale; sulla privacy in Rete; sul possesso dei dati; sulle reti comunitarie. Ma c'è tanto altro: dalla politica italiana (Michele Salvati; Piero Ignazi) a quella internazionale (Giuseppe Berta; Giovanna Cigliano). Senza dimenticare l’Europa, nel 60o dei Trattati di Roma: sia Sergio Fabbrini sia Maurizio Ferrera presentano alcuni possibili scenari per ridare fiato al progetto europeo. Una sfida di portata storica che richiede massicci investimenti intellettuali, prima ancora che politici.
Sessant’anni dopo Piovene si può dire qualcosa del nostro Paese ricorrendo alla formula del «viaggio in Italia». Questo numero monografico è un racconto composto lungo la Penisola grazie a una straordinaria rete di collaboratori che, il nostro Paese, lo studiano e lo analizzano per mestiere ogni giorno.
Dopo il saggio di apertura scritto da Pietro Rossi – sulla perdita di centralità della vecchia Europa in un mondo sempre più complesso – la sezione monografica è dedicata al Movimento 5 Stelle.
La domanda che dà il titolo alla sezione monografica, «di chi è il mio corpo?», non può avere una risposta unica. La strumentalizzazione di molti casi di cronaca obbliga a una riflessione il più possibile aperta, che ci aiuti a comprendere le ragioni di chi è su posizioni diverse, a volte diametralmente opposte alle nostre.
Come sta cambiando la dimensione urbana e quali sono i caratteri delle città che riassumono fenomeni di tipo sociale, politico ed economico diffusi nel mondo contemporaneo?
Dagli esiti della politica tedesca dipenderà molto del destino dell’Europa: un quarto mandato di Angela Merkel come cancelliera potrebbe rappresentare un argine contro la marea montante dei populismi e dei nazionalismi europei.