editoriale
Dopo il saggio di apertura scritto da Pietro Rossi – sulla perdita di centralità della vecchia Europa in un mondo sempre più complesso – la sezione monografica è dedicata al Movimento 5 Stelle. Dieci anni dopo il «Vaffa day» che vide Grillo mettere in scena l’avvio di un nuovo esperimento politico, che cosa rimane dello spirito originario del «grillismo»? Quanto il M5S si distingue ancora dalla classe politica italiana? Indipendentemente dalle opinioni politiche e dal merito delle scelte compiute dai 5 Stelle, su scala locale e su scala nazionale, ci è parso che fosse utile, in particolare avviandoci verso la fine della legislatura e il rinnovo del Parlamento, dare spazio a un’esperienza che raccoglie un numero consistente di favori nell’elettorato italiano. Oltre a un ampia sezione economica, da segnalare poi Francesco Saraceno, sullo stato dell’occupazione e della disoccupazione in Italia; Mauro Piras, che pone a confronto la scuola italiana messa duramente sotto accusa da Lorenzo Milani con quella attuale; e il «profilo» di Gustaw Herling.
Sessant’anni dopo Piovene si può dire qualcosa del nostro Paese ricorrendo alla formula del «viaggio in Italia». Questo numero monografico è un racconto composto lungo la Penisola grazie a una straordinaria rete di collaboratori che, il nostro Paese, lo studiano e lo analizzano per mestiere ogni giorno.
La domanda che dà il titolo alla sezione monografica, «di chi è il mio corpo?», non può avere una risposta unica. La strumentalizzazione di molti casi di cronaca obbliga a una riflessione il più possibile aperta, che ci aiuti a comprendere le ragioni di chi è su posizioni diverse, a volte diametralmente opposte alle nostre.
Come sta cambiando la dimensione urbana e quali sono i caratteri delle città che riassumono fenomeni di tipo sociale, politico ed economico diffusi nel mondo contemporaneo?
La possibilità di essere perennemente connessi e di accedere a una grande massa di informazioni essendone noi stessi parte attiva appare oggi scontata. Le conseguenze sono di tipo diverso: spesso siamo agevolati nei nostri compiti, ma non senza pagarne un prezzo.
Dagli esiti della politica tedesca dipenderà molto del destino dell’Europa: un quarto mandato di Angela Merkel come cancelliera potrebbe rappresentare un argine contro la marea montante dei populismi e dei nazionalismi europei.