editoriale
Come sta cambiando la dimensione urbana e quali sono i caratteri delle città che riassumono fenomeni di tipo sociale, politico ed economico diffusi nel mondo contemporaneo? Nel 2025 lo stato dell’economia mondiale dipenderà in gran parte da quello di 600 città. Basta questo dato per cogliere quanto centrale sarà la capacità di governare un’espansione largamente non programmata, in rapporto alla possibilità di sostenere la crescita, venire incontro alla domanda e soddisfare i bisogni di chi vive ogni giorno uno spazio urbano sempre più complesso. Questo numero mostra come le città offrano la possibilità di indagare le tendenze in atto in società sempre più divaricate, ove la distribuzione della ricchezza è fortemente sbilanciata. Città diseguali, difficili, non pianificate, deboli su molti fronti. Nel fascicolo prosegue poi l’analisi del delicato momento politico attraversato dal nostro Paese e viene aperta una finestra sulla Francia. Un ampio scambio di opinioni sul futuro dell’Europa è quello tra il neo presidente francese, il ministro degli Esteri tedesco e Jürgen Habermas.
Sessant’anni dopo Piovene si può dire qualcosa del nostro Paese ricorrendo alla formula del «viaggio in Italia». Questo numero monografico è un racconto composto lungo la Penisola grazie a una straordinaria rete di collaboratori che, il nostro Paese, lo studiano e lo analizzano per mestiere ogni giorno.
Dopo il saggio di apertura scritto da Pietro Rossi – sulla perdita di centralità della vecchia Europa in un mondo sempre più complesso – la sezione monografica è dedicata al Movimento 5 Stelle.
La domanda che dà il titolo alla sezione monografica, «di chi è il mio corpo?», non può avere una risposta unica. La strumentalizzazione di molti casi di cronaca obbliga a una riflessione il più possibile aperta, che ci aiuti a comprendere le ragioni di chi è su posizioni diverse, a volte diametralmente opposte alle nostre.
La possibilità di essere perennemente connessi e di accedere a una grande massa di informazioni essendone noi stessi parte attiva appare oggi scontata. Le conseguenze sono di tipo diverso: spesso siamo agevolati nei nostri compiti, ma non senza pagarne un prezzo.
Dagli esiti della politica tedesca dipenderà molto del destino dell’Europa: un quarto mandato di Angela Merkel come cancelliera potrebbe rappresentare un argine contro la marea montante dei populismi e dei nazionalismi europei.