editoriale
È disponibile il terzo numero dell’anno della rivista (maggio-giugno). Aperto da un saggio di Tommaso Padoa-Schioppa sulla democrazia europea, tema ripreso anche dal confronto tra Yves Mény e Andrew Moravcsik, ospita, tra gli altri, l’articolo di Adolfo Scotto di Luzio sul significato politico degli eventi sismici in Italia (scaricabile liberamente dal sito) e quelli di Andrea Stuppini sul contributo degli immigrati all'erario e Augusto Valeriani sulla percezione di Obama nella stampa araba. Si segnalano inoltre Peter Hünermann sulla vicenda dei vescovi lefebvriani e l'intervista ad Hans Küng.
Con l'ultimo numero del 2009 (novembre-dicembre) si chiude l'anno che ha visto una piccola rivoluzione nella rivista. Il fascicolo, aperto dall'articolo di Gian Enrico Rusconi dedicato alla "fatica di essere laici" in Italia (liberamente scaricabile dal sito), ospita un contributo di Piero Ignazi che fa il punto sulla politica italiana, uno di Asher Colombo sul fallimento della sanatoria per colf e badanti, il "confronto" tra Alessandro Cavalli e Valentina Aprea sulla scuola italiana, un importante articolo di Anna Cento Bull sulla memoria della stragi che hanno segnato la storia della nostra Repubblica. Tra gli altri, inoltre, si segnala il contributo di Pier Luigi Contucci dedicato alle lotterie gestite dallo Stato italiano.
Il quinto numero dell'anno (settembre-ottobre) ospita, fra gli altri, un contributo di Carlo Galli sul ruolo delle élite in Italia (scaricabile liberamente dal sito), l'articolo di Gianfranco Viesti sull'eterno divario Nord/Sud, quelli di Paolo Ferratini e Debora Mantovani sulla scuola italiana, quello di Marco Gambaro sul mercato pubblicitario e la sua rilevanza politica. Tra i contributi della sezione internazionale: Afghanistan, crisi economica, laicità, ruolo degli Stati Uniti. La rubrica "tendenze" vede un contributo di Gian Luca Farinelli sulla crisi del cinema, mentre in "archivio" viene ripreso un importante articolo di Arturo Parisi sulla nostra scuola e sui suoi modelli culturali.
Il quarto numero (luglio-agosto) è aperto da un saggio di Remo Bodei dedicato al tema della fragilità delle democrazie contemporanee e ospita, fra gli altri, il confronto sulla destra italiana tra il direttore della rivista Piero Ignazi e il presidente della Camera Gianfranco Fini (scaricabile liberamente dal sito) e gli articoli di Andrea Brandolini sulla distribuzione del reddito in Italia, di Giuseppe Berta sull'attuale fase industriale della Fiat, di Chiara Saraceno sui problemi relativi ai bisogni di cura nella nostra società. Tra i contributi di politica internazionale, Marcella Emiliani sull'Iran e Anna Maria Gentili sul Sudafrica di Zuma.
È disponibile il secondo numero dell’anno della rivista (marzo-aprile). Aperto da un saggio di Gustavo Gozzi in difesa del relativismo, ospita, tra gli altri, l’articolo di Stefania Pellegrini sulla crisi della giustizia (scaricabile liberamente dal sito) e quelli di Carlo Scarpa sul caso Alitalia, Angelo Panebianco sugli scenari di politica internazionale, Michel Wieviorka sulla crisi della sinistra europea.
Ci sono vari modi per segnare un cambio di passo. Con il 2009, "il Mulino" ha scelto una nuova grafica, nuove rubriche, contributi più agili. Ma, a distanza di quasi sessant'anni dalla fondazione, resta la rivista che conosciamo: obiettiva, internazionale, pluralista. Caratteristiche che il lettore potrà cogliere anche nel primo numero di quest'anno.