editoriale
Pur non potendo seguire da presso l’attualità, c’è però qualcosa che una rivista bimestrale deve continuare a fare: riflettere sulle grandi questioni di politica ed economia, interne e internazionali. In particolare, il nostro compito principale resta più che mai quello di interrogarsi a fondo sul declino che da molti anni sta subendo il nostro Paese. Anche in questo numero diamo grande spazio ai temi italiani, da diversi punti di vista.
A partire da quello della partecipazione politica, con tre articoli dedicati alle elezioni regionali che in Calabria e in Emilia-Romagna hanno portato il Pd alla vittoria, ma sulla base di tassi di astensione da record. Proprio al caso emiliano e alla sua presunta eccezionalità dedichiamo un blocco di quattro pezzi. Mentre altri quattro contributi trattano da diverse posizioni il ruolo di Matteo Renzi. Dopo la tragedia di Charlie Hebdo assume particolare rilevanza un articolo sui rigurgiti di antisemitismo in Francia. Mentre uno sguardo più ampio sui cambiamenti in atto in Europa, tra crisi economica e fenomeni migratori, è offerto da Christoph Cornelißen. Su un tema tanto cruciale quanto controverso come la riforma del lavoro, sono a «confronto» due voci contrapposte, come quelle di Paolo Pini e Marco Leonardi.
Due anni dopo il drammatico naufragio al largo delle coste italiane che causò la morte di quasi 400 persone quella che viene comunemente descritta come «emergenza migranti» continua a segnare la quotidianità del nostro mondo.
Il numero si occupa di molti temi che anche nei prossimi mesi resteranno al centro dell’agenda politica. Di quella europea, innanzitutto, che per essere messa a punto richiederebbe uno sguardo ampio come quello di Michael Freeden.
L’urgenza di rimettere mano all’intero progetto europeo, ridisegnandone l’architettura e ponendo all’angolo gli egoismi che caratterizzano leadership politiche nazionali insufficienti, continua a segnare il nostro presente.
La politica, i risultati della cattiva politica, le sue inefficienze e il bisogno di buona politica percorrono trasversalmente questo numero. Inclusa la sezione monografica dedicata agli effetti della crisi economica in Italia.
Siamo minacciati dall’islam? Siamo sotto attacco e, dunque, ci troviamo nel mezzo di una guerra? Come vedrete leggendo gli articoli che compongono la sezione monografica, a cominciare da quello di Angelo Panebianco qui scaricabile gratuitamente, non tutti la pensano allo stesso modo. E non tutti rispondono in maniera esplicita alla domanda.