Il 6 maggio 1976 il Friuli fu scosso da un terremoto che provocò 989 morti, 3.000 feriti e 80.000 sfollati, colpendo in tutto 137 comuni. A settembre dello stesso anno, una seconda scossa colpì nuovamente la regione, provocando altri danni e tragedie.
[...]Il 13 luglio 2020 è stato un giorno importante per Trieste e per il futuro dei rapporti fra la Repubblica italiana e la Repubblica di Slovenia. Il presidente Sergio Mattarella e il suo omologo sloveno Borut Pahor si sono recati per la prima volta assieme a onorare due luoghi simbolo delle memorie contrapposte
[...]«Siamo in guerra». L’eco di questa affermazione, più volte rimbalzata nei social, nei giornali e nelle tv in queste settimane, ha un suono particolarmente stridente a Trieste
[...]La sera del 9 ottobre 1963, alle ore 22 e 39, una massa di oltre 250 milioni di metri cubi di roccia e terra si stacca dal Monte Toc, precipitando in poche decine di secondi a una velocità superiore ai 100 chilometri orari nel sottostante bacino idroelettrico del Vajont, al confine tra Friuli e Veneto.
[...]Le pagine del Viaggio in Italia del Mulino dedicate al Friuli-Venezia Giulia offrono alcuni spunti di riflessione sui quali vorremmo tornare, perché toccano temi e prospettive importanti per la regione ma anche per tutto il Paese. Essi riguardano in particolare il tema dell’autonomia speciale, che ha giustificazioni che vanno aldilà del solo Friuli.
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