Neuroeconomia, neuromarketing, neuroestetica, neuroteologia...: si affacciano oggi sulla scena nuove e sempre più fantasiose discipline frutto del cortocircuito tra saperi antichi e scoperte recenti sul funzionamento del cervello.

Sui media proliferano articoli divulgativi, corredati da foto a colori del cervello, che ci mostrano il luogo preciso dove si sviluppa un certo pensiero o una certa emozione, facendoci credere che sia possibile vedere direttamente, senza mediazioni, il cervello al lavoro. Ma le cose stanno veramente così? Questo volume, scritto da due studiosi di psicologia e neuropsicologia, discute alcuni luoghi comuni associati alla relazione mente-corpo, cervello-psiche, natura-cultura, mettendoci in guardia dalle ricadute culturali che un uso distorto delle possibilità aperte dalle nuove e potenti tecnologie di neuroimmagine può comportare.

Paolo Legrenzi insegna Psicologia cognitiva nell'Università di Venezia, dove dirige la Scuola di Studi Avanzati. Con il Mulino ha tra l'altro pubblicato: La mente (2002); Creatività e innovazione (2005) e Credere (2008). Carlo Umiltà insegna Neuropsicologia nell'Università di Padova, dove dirige la Scuola Galileiana di Studi Superiori. Con il Mulino ha pubblicato: Manuale di neuroscienze (a cura di, 1999) e Il cervello. Anatomia e struttura del Sistema nervoso centrale (con M. Matelli, 2007).


Collana "Voci", Bologna, Il Mulino, pp. 128, € 9,00