Per la Merkel ci sono nubi nel cielo sopra Berlino. Prime ombre sul nuovo governo di coalizione guidato da Angela Merkel. La coalizione cristiano-liberale, la stessa al governo nazionale di Berlino dall’ottobre scorso, ha perso le ultime elezioni per il rinnovo dell’assemblea parlamentare del Nordreno-Vestfalia (NRW) e, insieme ad esse, la maggioranza al Bundesrat, la camera composta dai rappresentanti dei governi regionali dei Länder. Le grandi riforme annunciate - dal prolungamento del periodo di attività delle centrali nucleari tedesche alla riforma della sanità –  sono così in bilico. Ancora una volta le elezioni regionali nel Land più popoloso della Germania sembrano destinate ad assumere un significato che va ben al di là del contesto specifico in cui hanno avuto luogo. Cinque anni fa, la pesante sconfitta subita dalla coalizione di governo rosso-verde indusse l’allora Cancelliere Gerhard Schröder a farsi negare la fiducia in parlamento per poter chiedere e poi effettivamente ottenere lo scioglimento anticipato. Al momento, l’attuale coalizione di governo Cdu/Csu-Fdp non è in discussione, ma di certo non gode di buona salute.

Tab.1 Germania: Elezioni regionali Nordreno-Vestfalia 

  Cdu/Csu Spd Grüne Fdp Die Linke Altri Percentuale votanti
2005 44,8% 36,7% 5,9% 6,2% 3,1% 2,6% 63%
2010 34,6% 34,5% 12,1% 6,7% 5,6% 6,5% 59%


 
     

 

 

Rispetto alla precedente tornata elettorale nel NRW, i cristiano-democratici perdono più di 10 punti percentuali, conseguendo con il 34,6% dei consensi: il peggior risultato di sempre nel Land. I liberali ottengono un modesto incremento dello 0,5% e, complessivamente, il 6,7% dei voti, un risultato che si colloca ben al di sotto dei quasi 15 punti percentuali ottenuti alle ultime elezioni politiche. Sono vari i fattori che possono aiutare a spiegare questo esito, tra cui sicuramente alcuni di natura contingente come gli scandali finanziari che hanno coinvolto il partito cristiano-democratico regionale e, in particolare, il governatore uscente Jürgen Rüttgers. D’altra parte, il voto del NRW si presta a essere interpretato anche come un test elettorale (non superato!) dell’operato del nuovo governo federale guidato da Angela Merkel. A detta di molti osservatori, sull’esito delle elezioni avrebbero infatti pesato sia il malcontento generale per il dibattito sugli aiuti alla Grecia, ma soprattutto l’immagine eccessivamente litigiosa che la coalizione cristiano-liberale ha finora dato di sé. In maniera analoga a quanto è avvenuto alle ultime elezioni nazionali, a beneficiare maggiormente della sfiducia espressa dai cittadini nei confronti della coalizione uscente sono il partito dell’astensione e le formazioni più piccole. In particolare, rispetto alla tornata elettorale del 2005 la partecipazione al voto nel NRW è calata del 4%, raggiungendo con il 59% un minimo storico nel Land, la Linke, con il 5,6% dei consensi, prosegue la sua serie di successi nei Länder occidentali, laddove il Partito dei Verdi, il vero vincitore, raddoppia il suo bacino di consensi, salendo al 12,6%. Dopo la clamorosa sconfitta subita alle ultime elezioni politiche, anche la Spd, che ottiene il 34,5% delle preferenze, può tirare un sospiro di sollievo, anche se non riesce ad arrestare l’emorragia di consensi. Le elezioni del NRW sembrano dunque confermare due dinamiche di più lungo periodo che si osservano in Germania sia a livello nazionale che a livello regionale, destando qualche preoccupazione rispetto al futuro della tradizionale stabilità del sistema politico tedesco: la crisi dei due grandi partiti popolari e la crescente disaffezione dei cittadini nei confronti della politica.