Le abbiamo cercate in fondo ai nostri armadi e alla fine le abbiamo trovate. Sono le magliette rosse che domani, accogliendo l’invito di Libera e molte altre associazioni, indosseremo anche noi, nella redazione del Mulino. Se a qualcuno sembrerà un gesto retorico o inutile pazienza, sarà un suo problema. In attesa che sia la politica a muoversi – per contrastare dentro e fuori le istituzioni le scelte antiumanitarie di chi ha responsabilità di governo, in Italia e non solo – compiere gesti simbolici è un primo passo. Fatelo anche voi. Non giriamoci dall’altra parte 

L’appello di Libera:

"Muoiono, questi bambini, mentre l’Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell’immigrazione – cioè con la vita di migliaia di persone – e per non affrontarlo in modo politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà. Bisogna contrastare questa emorragia di umanità, questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura. L’Europa moderna non è questa. L’Europa moderna è libertà, uguaglianza, fraternità. Fermiamoci allora un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini. Perché mettersi nei panni degli altri – cominciando da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell’umanità – è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini".