«Quanto spazio concedono alla libertà dell’interprete un testo sacro come una sonata di Beethoven o un articolo della Costituzione? Nella musica così come nel diritto, di fronte a una legge o a una suite di Bach, l’interprete si muove sempre in una delicata zona di confine che si situa tra l’eseguire e il creare. Dall’anelito alla perfezione alla deriva dei virtuosismi, dal gusto dell’improvvisazione alla necessità dell’innovazione, il compito più alto, e arduo, dell’interprete è quello di farsi tramite fra passato e futuro.»

Il 14 ottobre al Palazzo Strozzi di Firenze - Sala Ferri - alle ore 17,30, si terrà l'incontro dal titolo «Dialogo sull’interpretazione», in cui Mario Brunello e Gustavo Zagrebelsky presenteranno il loro volume InterpretareDialogo tra un musicista e un giurista (Mulino, 2016).