«In Italia vengono consumati 8 mq di suolo al secondo: un rettangolo di 2 metri per 4 ad ogni respiro. Un accumulo che non conosce pause: in media sono stati consumati più di 7 mq al secondo per oltre 50 anni.»

Cosa intendiamo con consumo di suolo? Un prodotto della finanziarizzazione immobiliare e della rendita, di una pianificazione territoriale debole e compromessa, di ambiguità legislativa, e in più di speculazione, corruzione, opere inutili. Che significa disordine insediativo, invasione delle campagne, degrado paesaggistico e idrogeologico, incuria, ossia dissipazione dei patrimoni collettivi. Una formula di cui la retorica politica abusa senza che in realtà nulla cambi.

Il volume di Paola Bonora Fermiamo il consumo di suolo. Il territorio tra speculazione, incuria e degrado (Il Mulino, 2015) ci invita a riflettere, analizzando i contesti, i comportamenti, le implicazioni per la qualità della vita e dell’abitare, le relazioni sociali e le rappresentazioni culturali che concorrono a produrre e riprodurre il nostro ambiente di vita. E sottolinea l’urgenza di una coscienza del territorio capace di arrestare il processo e la sua irreversibilità.

L'autrice parteciperà a un incontro dal titolo di Welcome to Padania: la geografia del disastro paesaggistico, promosso nell'ambito del Festivaletteratura 2016, l'11 settembre a Mantova, nel Conservatorio di musica «Campiani», alle 10.15, in un dialogo con Filippo MinelliEmanuela Galesi Wu Ming 1.