Fu un uomo di potere egoista e indifferente alla religione oppure il sovrano che illuminato da una visione («in hoc signo vinces») si pose al servizio di Dio? I giudizi sull’imperatore Costantino (274 - 337) variano. Come che sia, fu lui a fare la mossa decisiva per la definitiva ascesa del cristianesimo, con la promulgazione dell’Editto di Milano nel 313 che pose fine alle persecuzioni dei cristiani. E fu ancora lui con la fondazione di Costantinopoli a dare origine all’impero bizantino, che durò mille anni: la vita e l’opera di Costantino erano destinate a lasciare un segno decisivo e duraturo.

Manfred Clauss è professore emerito di Storia antica nella Johann-Wolfgang-Goethe Universität di Francoforte. Fra i suoi libri: Introduzione alla storia antica (Einaudi, 2002), Cleopatra (Carocci, 2002), Ramesse il Grande (Salerno, 2011); per il Mulino Israele nell’età antica (2003).

 

Costantino e il suo tempo, Collana "Universale Paperbacks il Mulino", Il Mulino, 2013, pp. 144